Il Comune di Parma ha messo da parte un “tesoretto” da ben 68 milioni di euro. A tanto ammonta l’avanzo di bilancio al 31 dicembre 2017, approvato a maggioranza dal Consiglio comunale, frutto anche di un incremento delle entrate di ben 4,4 milioni rispetto al 2016. Ben 6,7 milioni vengono dalle multe e rappresentano poco più di metà del credito vantato.
Purtroppo però i 68 milioni non sono tutti soldi sonanti: poco più della metà, 35 milioni, sono crediti di non certa esigibilità, mentre 8 vanno bloccati nel fondo contenziosi. Di questi 68 milioni, inoltre, 17 sono già vincolati per investimenti in corso. Rimangono quindi soltanto 5 milioni a disposizione dell’amministrazione Pizzarotti. È non sono comunque pochi in periodo di vacche non proprio grasse. I debiti del Comune si sono attestati a 115 milioni. Per quanto riguarda la spesa, si scopre che il sociale ha assorbito 64 milioni, mentre il personale ha pesato per 35 milioni.
Migliorano dunque i conti presentati in aula dall’assessore Marco Ferretti. Ma a quale prezzo? Le opposizioni attaccano le scelte dell’amministrazione, accusata di risparmiare anche in settori delicati come sociale e istruzione. Lorenzo Lavagetto, capogruppo Pd, punta l’indice anche contro la capacità di riscossione del Comune, ferma a poco più del 50%, per quanto riguarda multe e tasse. Mentre Emiliano Occhi della Lega ha accusato l’amministrazione Pizzarotti di non aver ancora realizzato investimenti programmati per il 2016 e 2017.