Campionato mondiale della pizza: ecco i migliori pizzaioli del pianeta

Campionato mondiale della pizza: ecco i migliori pizzaioli del pianeta

3058
0
CONDIVIDI

La miglior “pizza classica” al mondo è quella di Stefano Miozzo, pizzeria “al borgo 1964” di Cerea (Verona), mentre per la “pizza in teglia” bisogna andare da Mirko Boniolo, pizzeria “Punto Pizza” di Cavarzere (Venezia), e per quella “napoletana Stg” da Vincenzo Palermo, pizzeria  “Eataly Moscow”. Questi i principali verdetti della ventisettesima edizione del Campionato Mondiale della Pizza, la più importante manifestazione gastronomica legata al simbolo per eccellenza della cucina mediterranea, che si è concluso al Palacassa delle Fiere di Parma.

Un’edizione da record che ha ospitato 773 tra chef e pizzaioli di 44 nazionalità. La pizza classica come sempre è stata la gara che ha registrato il maggior numero di partecipazioni, più di 400 concorrenti in due giornate.

Il Master World Champions 2018 è stato consegnato quest’anno a Stefano Miozzo della pizzeria “Al borgo 1964” di Cerea, vincitore nella categoria di pizza classica con la sua pizza “Cortile dei Nonni”, preparata con coste, radicchio tardivo, piccione, foies gras, sale maldon vanigliato, aceto balsamico, parmigiano, bottarga di gallina. Miozzo vince anche il premio Parmigiano Reggiano per la migliore pizza col parmigiano.

Gli altri titoli di campione del mondo sono andati: per la Pizza in Pala a Roberto Meloni della pizzeria “Da Roberto” di Cagliari; Pizza senza Glutine a Gianni Pompetti, “Pizzeria Dei Poemi” di Penna Sant’Andrea (Teramo); Pizza a Due a Fabio Sebastiani e Marco Lavista, pizzeria “Pizza New” di Trieste; Stile Libero a Takumi Tachikawa; Velocità a Giuseppe Amendola, pizzeria “Ci vediamo da Mario” di Reggio Emilia; Larghezze a Daniele Pasini, pizzeria “Pizza Acrobatica” di Imola. Infine, il Trofeo Heinz Beck – i primi piatti in pizzeria è andato a Gennaro Vingiano, ristorante pizzeria “Acqu’ sale” di Salerno.

Durante l’evento Agugiaro&Figna Molini – main sponsor dell’evento – ha presentato il vero identikit della pizza slow: un prodotto leggero, croccante, fragrante e ovviamente di qualità certificato dall’utilizzo della linea di farine Le5stagioni. Quest’anno l’azienda ha posto particolare attenzione al concetto di sostenibilità nel processo di macinazione della farina. Per il comparto pizzeria, Le 5 Stagioni rispondono con qualità, tecnica, ricerca e testimonianza diretta a tutti coloro che intendono avvalersi di un prodotto performante, di qualità e sostenibile e che possa rivelarsi al meglio dopo un’ultima trasformazione, in questo caso a cura del professionista, che con le sue abilità si affida a Le5Stagioni e porta in tavola il meglio, buono e sano.

«La Pizza è un piatto che conosciamo molto bene, al nostro Molino è riconosciuto il primato nell’avere dedicato alla pizza un’intera gamma di farine – dichiara Riccardo AgugiaroVogliamo ricordare che il processo molitorio è una storia di passione e dedizione che accompagna il chicco di grano durante tutta la macinazione: un processo, per noi, lento e sostenibile, per garantire tutti i parametri di qualità. Essere fra i più grandi, in termini di produzione, e fra i più antichi ci impone una doppia responsabilità, nei confronti dei nostri clienti ma soprattutto nei confronti dell’ambiente in cui operiamo. Agugiaro&Figna è l’azienda che per prima ha riservato particolare attenzione al comparto pizzeria e siamo orgogliosi di partecipare in qualità di sponsor al Campionato Mondiale della Pizza, una manifestazione internazionale che raccoglie al suo interno così tante eccellenze come i più grandi Maestri pizzaioli del mondo».

Nessun commetno

Lascia una risposta: