Il Festival Verdi 2017 conquista il premio come “Miglior festival” agli International Opera Awards. Lo ha deciso una giuria costituita da professionisti del settore presieduta da John Allison, critico musicale del Daily Telegraph e direttore della rivista Opera Magazine. Il prestigioso riconoscimento è stato ritirato dal direttore generale del Teatro Regio di Parma Anna Maria Meo e dal consulente per lo sviluppo e i progetti speciali Barbara Minghetti, nel corso della cerimonia ospitata al London Coliseum.
“Jérusalem”, “La traviata”, “Stiffelio”, “Falstaff”, “Messa da Requiem” sono i titoli principali che hanno composto il cartellone del Festival Verdi 2017, svoltosi a Parma e a Busseto dal 28 settembre al 22 ottobre, con 4 nuovi allestimenti in 3 diversi teatri, 4 commissioni in prima assoluta, 22 eventi per oltre 100 appuntamenti in 25 giorni. Un’edizione che ha confermato i risultati record dell’anno precedente con oltre 23.000 spettatori, a cui si sono aggiunti i quasi 20.000 di Verdi Off, e un incasso complessivo di oltre 1.300.000 euro e ha posto in evidenza, con un considerevole aumento degli spettatori stranieri, la vocazione internazionale del Festival Verdi e la sua forte attrattività verso il pubblico internazionale, proveniente per la prima volta da tutti e 5 i continent.
A coronarne il successo giunge ora il prestigioso premio, per il quale erano in lizza tra gli altri i festival di Bayreuth e Glyndebourne, insieme alle nomination nelle categorie “New Production” per Stiffelio nell’allestimento di Graham Vick e “Young singer” per Isabella Lee, vincitrice del Concorso Internazionale Voci Verdiane Città di Busseto e Violetta in Traviata al Teatro Giuseppe Verdi di Busseto.
“Aver vinto agli International Opera Awards come miglior Festival nel 2017 – dichiara Federico Pizzarotti, presidente della Fondazione Teatro Regio e Sindaco di Parma – è il coronamento di un percorso di rilancio del Festival Verdi iniziato esattamente cinque anni fa, quando da Festival quasi esclusivamente per i parmigiani lo abbiamo immaginato come un Festival di caratura internazionale, aprendo finalmente il Regio all’Europa e al mondo. Il percorso è ora definitivamente tracciato: da una situazione iniziale, nel 2012, di crisi economica e di idee che poteva prefigurare il rischio di un fallimento della Fondazione, grazie allo splendido lavoro di Anna Maria Meo, Barbara Minghetti e di tutti i dipendenti del teatro siamo riusciti a fare del Festival Verdi e del nostro Teatro palcoscenici vivi e internazionali. La vittoria conseguita non è solo la vittoria del nostro Teatro, ma di un sistema Parma che ha posto le basi per il rilancio di una intera città, che vuole fare della cultura, della musica e delle sue eccellenze veri fiori all’occhiello. Per questo lo dico chiaro: questo successo non è la fine di un percorso, non è la chiusura di un ciclo di lavoro. È l’inizio di un importante cammino che vuole fare del Regio un protagonista sempre più presente sulla scena internazionale. Stare tutti vicini al proprio Teatro e al Festival Verdi è esattamente quel che serve per proseguire in questo fondamentale obiettivo”.
“Siamo felici e orgogliosi del riconoscimento ricevuto dal Festival Verdi agli International Opera Awards – dice Anna Maria Meo, direttore generale del Teatro Regio – giunto a traguardo di anni di lavoro instancabile e tenace. Un lavoro di squadra condotto con passione e dedizione da quanti hanno creduto al nostro progetto per il Festival Verdi, che in pochi anni ha conquistato la ribalta internazionale e ha raggiunto risultati oltre le più rosee aspettative. Desidero pertanto condividere questo prestigioso premio con quanti hanno contribuito a rendere grande l’edizione 2017: gli artisti, che hanno messo a disposizione del progetto il loro talento e la loro arte; le istituzioni, Ministero dei beni e delle attività culturali, Comune di Parma e Regione Emilia-Romagna in primis, che hanno assicurato in ogni momento il loro supporto; gli sponsor che con il loro sostegno ne hanno reso possibile la realizzazione; i lavoratori del Teatro Regio che, gettando il cuore oltre l’ostacolo, mi hanno accompagnato in questa avventura; Barbara Minghetti, che ha lavorato al mio fianco e con Verdi Off ha coinvolto tutta la città, facendo sentire ciascuno protagonista. Da qui partiamo per consolidare, con l’imprescindibile contributo di ciascuno, i risultati ottenuti nelle ultime edizioni, fermamente convinti che il Festival Verdi possa e debba rappresentare l’eccellenza di un territorio estremamente ricco e accogliente, capace di offrire a quanti lo visitano un’esperienza unica e indimenticabile”.
“È stata una grande emozione ritrovarsi in un teatro gremito dei maggiori rappresentanti del mondo dell’Opera provenienti da 30 Paesi – sottolinea Barbara Minghetti, collaboratrice ai progetti speciali del Festival Verdi e Verdi Off – e sentire proclamare il Festival Verdi vincitore, mentre sullo schermo scorrevano le immagini più significative dell’ultima edizione sulle note di Stiffelio. Una soddisfazione e una gioia rese possibili da un complesso e instancabile lavoro di squadra che ha coinvolto tutta la Città, grazie al coraggio di scommettere su un progetto nuovo che eravamo certi avrebbe acceso l’attenzione del mondo sul nostro Festival e sul nostro Teatro. Vogliamo dedicare questa vittoria a quanti hanno contribuito al successo e in particolare a tutti i bambini del pubblico e ai giovani artisti che hanno vissuto insieme a noi quest’avventura in teatro, nelle strade, nelle piazze e in tutti i luoghi in cui il Festival e Verdi Off hanno portato la musica di Verdi”.
“Grazie al premio assegnato dall’International Opera Awards abbiamo raggiunto un altro importantissimo riconoscimento per la nostra città: da oggi il miglior Festival internazionale è proprio il Festival Verdi, organizzato dal Teatro Regio di Parma e sostenuto da “Parma, io ci sto!” – commenta Alessandro Chiesi, presidente di “Parma, io ci sto!” -. Dopo la vittoria di Parma Capitale della Cultura 2020 e dell’assegnazione a Parma del titolo Unesco city of Gastronomy, raccogliamo giorno dopo giorno i frutti del lavoro del sistema Parma di cui siamo fieri di fare parte. È l’inizio di un percorso che porterà la nostra città ad essere sempre di più un punto di riferimento culturale non solo a livello nazionale ma anche e soprattutto internazionale”.
Un successo che inevitabilmente a Parma diventa anche un caso politico. Con Effetto Parma che ritiene si tratti di “un riconoscimento che non lascia dubbi sul valore di un Festival che, con quattro importanti titoli in cartellone figli di altrettanti nuovi allestimenti, ha visto un’edizione con risultati da record: oltre 23.000 spettatori a cui si aggiungono i quasi 20.000 di Verdi Off e un incasso complessivo di oltre 1.300.000 euro. Un Festival sempre più a vocazione e di attrattività internazionale, come testimoniato dall’aumento degli spettatori stranieri provenienti da tutti e 5 i continenti, con una ricaduta considerevole per tutto il territorio”.
Effetto Parma riconosce il merito a “tutti i lavoratori del Teatro Regio e a una dirigenza che ha saputo portare avanti coraggiosamente un progetto di rilancio ambizioso. Ed è anche la migliore risposta a chi tre anni fa non ha perso tempo a esprimere giudizi di (scarso) merito sulle professionalità individuate dall’amministrazione già all’indomani della nomina dell’attuale dirigenza“.