PARMA – FROSINONE 2-0 (pt 2-0)
Marcatori: 20′ e 37′ Di Gaudio
Parma (4-3-3): Frattali; Gazzola, Iacoponi, Di Cesare (67′ Anastasio), Gagliolo; Dezi (33′ Vacca), Munari, Barillà; Siligardi, Calaiò, Di Gaudio (83′ Lucarelli). A disposizione: Nardi, Dini, Mazzocchi, Ciciretti, Baraye, Frediani, Insigne, Sierralta. All. D’Aversa
Frosinone (3-4-1-2): Vigorito; Brighenti, Ariaudo, Terranova; M. Ciofani (46′ Soddimo), Chibsah (67′ Sammarco), Maiello, Beghetto; Ciano; Citro (77′ Paganini), Dionisi. A disposizione: Bardi, Crivello, Russo, Gori, Besea, Frara, Matarese, Krajnc, Kone. All. Longo
Arbitro: Ivano Pezzuto di Lecce
Assistenti: Mauro Galetto di Rovigo e Tarcisio Villa di Rimini; quarto uomo Marco Serra di Torino
Note: ammoniti 10′ Brighenti, 53′ Ciano, 81′ Vacca
Il Parma sembra averci preso gusto, il Frosinone continua invece a zoppicare. A vincere la sfida del Tardini che potrebbe valere una “fettina” di serie A sono così i crociati di Roberto D’Aversa. Davanti a quasi 12 mila spettatori, il Parma – schierato con il solito 4-3-3 a geometrie variabili – fa quasi tutto nel primo tempo nonostante i laziali provano a sorprendere Calaiò e compagni con un 3-4-1-2 d’assalto.
Tanto che al 1′ Ciano chiama subito Frattali a una bella risposta con tanto di deviazione in angolo. Ma il tridente offensivo scelto da D’Aversa – con Calaiò affiancato da due esperti come Siligardi e Di Gaudio – oggi appare particolarmente ispirato. Tanto che al 9′ è Di Gaudio a guadagnarsi addirittura il calcio di rigore, atterrato in area da Brighenti. Ma l’esperto Calaiò sciupa centrando la base del palo. Gli ospiti ci provano ad aprire varchi nella linea guidata da Iacoponi e Di Cesare, sfruttando soprattutto la velocità degli esterni, ma non trovano soluzioni.
Così è il Parma a passare in vantaggio al 20′, con Di Gaudio bravo ad insaccare di destro si assist di Gagliolo che aveva recuperato in area un pallone arrivato da un corner di Siligardi. Al 27′ è Munari a sfiorare il readdoppio, concludendo appena alto sulla traversa un batti e ribatti al limite dell’area ospite innescato ancora da un calcio d’angolo. Al 33′ D’Aversa è invece costretto a sostituire Dezi per un problema muscolare, al suo posto entra Vacca. Un problema non da poco visto il numero risicati di centrocampisti a disposizione del tecnico crociato.
Mentre il Frosinone annaspa senza trovare soluzioni davvero efficaci, il Parma continua ad evidenziare belle geometrie davanti e trova anche il gol. Tutto parte dal solito Siligardi che, dopo aver provato a far tutto da solo calciando però fuori, al 37′ vede l’inserimento di Di Gaudio e lo serve con tanto di compasso e squadretta proprio davanti a Vigorito, superato con un pallone che gli passa sotto le gambe. Due a zero e doppietta dell’ex Carpi baciato dal primo vero sole di primavera che scalda il Tardini. Sempre Di Gaudio ci prova 2′ dopo, ma stavolta Vigorito è bravo a neutralizzare.
Finisce così un primo tempo con tanto Parma e poco o nulla Frosinone. Ad inizio ripresa Longo corre subito ai ripari con Soddimo al posto di Ciofani, ma il copione non cambia. Da registrare solo al 49′ un tentativo dalla distanza del nuovo entrato ben parato da Fattali. Al 55′ Di Gaudio non vuole strafare e invece che tentare la tripletta pecca di altruismo, servendo l’accorrente Munari sul quale però Ariaudo è in anticipo. Il ritmo della gara sembra calare, con il Parma abbastanza appagato dal risultato e il Frosinone che non riesce a trovare soluzioni. la reazione è tutta in un caklcio di punizione al 69′ di Ciano che impegna appena Frattali.
Standing ovation al 37′ per Di Gaudio che lascia il posto a capitan Lucarelli. Non succede più nulla al Tardini, nonostante i 5′ di recupero concessi dall’arbitro. Il Parma vince la quarta partita di fila e vola sempre più in alto. Ma quel che è più importante è che i crociati adesso convincono pure e sognare non è più peccato. Complici anche i risultati che non ti aspetti: l’Empoli non passa a Spezia (1-1), il Palermo si ferma in casa con il Pescara (1-1), il Bari che non riesce a superare la Salernitana al San Nicola (1-1) e il Cittadella sprofonda a Terni (5-1). Basterebbe adesso un miracolo dell’Avellino lunedì con il Perugia.