Non è stata certo la miglior partita del Parma, ma sicuramente una di quelle più fortunata. Il fattore C più che il modulo e soprattutto le fasi di impostazione del gioco, hanno consentito ai crociati di aver ragione di un Foggia costretto a giocare più di 75′ in 10 uomini. La crisi non è quindi finita e mister Roberto D’Aversa lo sa bene.
“Nel primo tempo la partita la stavamo facendo noi finché eravamo in parità, in superiorità abbiamo spinto meno, ci siamo un po’ rilassati e dopo il gol siamo andati in confusione: in ripartenza tre contro due non siamo riusciti a concludere, sotto quell’aspetto siamo stati ansiosi; trovandoci sotto e in superiorità magari mentalmente abbiamo tralasciato qualcosa. Siamo partiti bene, abbiamo avuto alcune situazioni con Di Gaudio e Ceravolo. Chiaro che non era semplice riprendere la partita, i cambi hanno fatto la differenza al di là del sistema di gioco; nel secondo tempo i ragazzi sono tornati in campo spensierati giocando la partita, non era facile perché dopo il vantaggio loro si sono chiusi pensando a non prendere gol, bravi i ragazzi a ribaltare la gara“.
“Vacca ha disputato una gara in linea con quella dei compagni di squadra e a volte l’andamento della squadra determina quello singolo. Lui è abituato a lavorare in una maniera diversa rispetto a quando era a Foggia, arrivando a gennaio un adattamento al sistema di gioco e di lavoro deve averlo. Ha fatto una buona gara, se è uscito è perché volevo cambiare qualcosa tatticamente, passando a quattro, togliendo un play e sfruttando la superiorità numerica sulle fasce. Quelli del Foggia è vero che sono passati a quattro ma poi sono ripassati a cinque. Credo si siano soprattutto adattati loro al nostro sistema di gioco, ma come ho già detto quel che conta è come si interpreta la gara e quanta determinazione si mette nel fare le cose: penso ad esempio ai gol. Questo ci deve servire da lezione. La partita di oggi deve finire qui e dobbiamo pensare ad Avellino, dobbiamo restare equilibrati sia quando le cose vanno bene come oggi sia quando vanno male, il tempo viene ora a stringere, le partite sono sempre meno, affrontiamo una gara difficile, non diamo nulla per scontato e alla fine tireremo le somme“.
“Dovevamo essere più bravi noi a trascinare da subito il pubblico come nel secondo tempo. Nell’immaginario ipotetico mi piacerebbe la compattezza d’ambiente per 95 minuti, ma i ragazzi della curva hanno sempre incoraggiato la squadra, chiaro che molto dipende anche da noi: se penso a gran parte del secondo tempo il pubblico ha apprezzato quel che ha fatto la squadra“.
“In settimana avevo provato tutte le situazioni, anche con Ceravolo e Calaiò assieme subito, ma senza Da Cruz non avrei avuto punte di ruolo per il cambio partendo inizialmente con due. Ho considerato anche il fatto che giochiamo di nuovo contro l’Avellino e anche come si comporta la squadra avversaria: al Foggia piace molto giocare e ti concede l’attacco della profondità, ho preferito Ceravolo subito ma questo non significa che Calaiò non avrebbe meritato di giocare. Il fatto poi di vedere i giocatori che entrano e cambiano la partita è un aspetto da evidenziare. Sono due giocatori importanti. Oggi ho optato così considerando anche che fra qualche giorno si gioca ad Avellino”.
“La vittoria di oggi è importante per il percorso che dobbiamo fare, delle prossime dodici gare compresa quella di oggi ne avremo sette in casa e cinque fuori, dovremo cercare di fare più punti possibili, mi auguro che ci sia compattezza d’ambiente. Giocheremo contro Palermo, Frosinone, CIttadella, se interpretiamo le partite soprattutto come il secondo tempo di oggi possiamo raggiungere un obiettivo importante, ma mi piace pensare di settimana in settimana, in questo momento l’obiettivo è la gara di Avellino“.
Luca Siligardi aveva la valigia in mano, poi è tornato sui suoi passi ed oggi ha lasciato il primo segno in maglia crociata. Sua la rete dell’incredibile svolta, quella che ha portato il Parma avanti dopo essere stata sotto per oltre 70′.
“Il Foggia è la squadra che, insieme all’Empoli, gioca il calcio migliore della Serie B. I nostri avversari di oggi arrivavano da un momento molto positivo, non era facile affrontarli. Siamo andati in difficoltà inizialmente. Il gol che abbiamo subito, dopo che loro sono rimasti in dieci uomini, ci ha un po’ tagliato le gambe. Nel secondo tempo ci siamo detti che non potevamo perderla, anche perché appunto eravamo in superiorità. Abbiamo saputo dare quel qualcosa in più che mancava per vincerla. La classifica non ci deve condizionare nei nostri pensieri, quando scendiamo in campo. Gli episodi, poi, in ogni partita sono importanti per decidere l’andamento di una gara. Sono quelli che cambiano un incontro. Ben vengano. Da qui alla fine serve la cattiveria, unione di gruppo e spirito di squadra. Quanto abbiamo messo in mostra nel secondo tempo contro il Foggia. Continuiamo su questa strada. Prendere il ritmo partita non è sempre facile, poi ci sono anche gli avversari. Erano loro che impostavano e noi che ripartivamo. Dopo abbiamo preso fiducia tutti in noi stessi e abbiamo saputo sfruttare la superiorità numerica, prendendo un po’ più possesso del campo. La nostra partita è stata giusta”.
“Sono felicissimo per il mio primo gol in maglia Crociata, perché è stato decisivo per portarci alla vittoria. Va bene così. Spero di dare continuità nelle prossime partite che ci attendono. Sicuramente nella seconda parte di gara gli ingressi dalla panchina ci hanno dato una grossa mano insieme alla voglia di tutti noi di portare a casa il risultato nonostante un primo tempo un po’ sotto tono. Nella ripresa è emersa la nostra voglia di vincere. Oggi siamo anche stati bravi a vincere in rimonta. Al mercato di gennaio avevo avuto questa opportunità per un trasferimento in Giappone, che poi non è andata in porto. Sono rimasto qui al Parma Calcio dando la mia solita disponibilità: sono pronto a dare il cento per cento, come ho sempre fatto. Spero che il gol odierno rappresenti un nuovo inizio”.