Adesso si fermano anche i vigili del fuoco. Gli uomini del 115 incrociano le braccia, chiudono le pompe e abbassano le autoscale per protesta. Lo sciopero indetto praticamente da tutte le sigle sindacali di categoria – Cisl, Cgil, Uil, Usb e Conapo – in Emilia Romagna si terrà lunedì 26 marzo dalle 10 alle 14.
Uno sciopero con presidio a Bologna, presso il Comando regionale dei vigili del fuoco, ma come sempre gli uomini del 115 sono pronti a partire in caso di chiamate per emergenze.
Chiedono il mantenimento del servizio mensa invece del buono pasto elettronico, poiché in 12 ore di turno non sarebbe possibile fare a meno di un pasto caldo; il rinnovo del parco mezzi; la riqualificazione delle sedi di servizio per rispettare le norme di sicurezza sul posto di lavoro. Inoltre protestano contro la diminuzione del dispositivo di soccorso regionale, le Colonne Mobili, passate da dieci a sette, nonostante siano indispensabili in caso di calamità provinciale, regionale e nazionale.
E’ scandaloso che un Corpo, essenziale per la sicurezza dei cittadini, come quello dei Vigili del fuoco debba proclamare uno sciopero per rivendicare il diritto a condizioni di lavoro dignitose: il rinnovo del parco mezzi, necessario a mantenere un elevato standard nel soccorso sul territorio, e la riqualificazione delle sedi di servizio, con il ripristino di condizioni igienico-sanitarie dignitose e interventi di sicurezza sulle strutture e adeguamenti degli impianti. Non è accettabile che vengano trattati come lavoratori e cittadini di serie “B” uomini che rischiano la vita ogni giorno per tutti noi proprio a causa della carenza di mezzi nuovi ed efficienti.
Del resto, se dai cittadini vengono considerati eroi, qualche ragione ci sarà: rischiano la vita come e più degli appartenenti agli altri Corpi dello Stato e vengono impiegati nei servizi di pronto intervento dal giorno dell’assunzione sino al giorno della pensione, un servizio operativo che non ha eguali nello Stato, eppure sono il Corpo più bistrattato dallo Stato, nonostante mettano costantemente a disposizione, come gli altri Corpi del resto, la loro vita per la sicurezza dei cittadini.
Ma attenzione: questa mia presa di posizione a vantaggio del Corpo dei Vigili del fuoco non è una boutade connessa alla loro mobilitazione di questi giorni, quanto una criticità che denuncio da sempre. Durante il mio mandato alla Camera dei deputati, infatti, diversi sono stati i miei appelli finalizzati a far sì che il mondo politico non si ricordi del Corpo dei Vigili del fuoco solo durante le emergenze e per sfruttare la loro popolarità, salvo poi dimenticarsi di loro quando rivendicano dignità retributiva. Tant’è che nel corso del mandato medesimo sono riuscito a far implementare il numero di Vigili del fuoco sul territorio parmigiano. Del resto, lo ritengo un dovere morale quello di tutelare chi ci difende tutti i giorni come fanno i Vigili del fuoco.
Fabio Rainieri (Lega)
Vicepresidente Assemblea Legislativa
Regione Emilia-Romagna