Università: Smart City 4.0 Sustainable Lab ripensa le città dell’Emilia, lunedì la...

Università: Smart City 4.0 Sustainable Lab ripensa le città dell’Emilia, lunedì la presentazione

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Dario Costi

La sostenibilità prima di tutto. Questo il leit motiv che anima l’azione accademica del professor Dario Costi e dei suoi colleghi dell’Unità di Architettura dell’Università di Parma, che dopo aver costituito nel dicembre scorso il Laboratorio di ricerca sulla città sostenibile e intelligente – lo Smart City 4.0 Sustainable Lab – lo presenteranno ufficialmente il prossimo lunedì 26 marzo, dalle 9.30, in Aula dei Filosofi.

Grazie al sostegno della Regione Emilia Romagna e alla disponibilità di molti docenti dell’Ateneo, il Laboratorio di Ricerca sta articolandosi in ambiti di applicazione e avviando un dialogo con Enti, Istituzioni e Stakeholder del territorio per qualificarsi come realtà di riferimento nell’approfondimento scientifico-culturale delle tematiche di governo e trasformazione della città contemporanea, proporsi come interlocutore qualificato per gli indirizzi integrati che le molte discipline di interesse urbano d’oggi possono mettere a disposizione delle Pubbliche amministrazioni, degli Enti, delle Multiutilities, delle società partecipate e pubbliche, delle Aziende che lavorano nel contesto urbano e degli operatori privati che possono essere interessati a valutazioni insediative organiche e trasversali.

Il Laboratorio Smart City 4.0 Sustainable Lab si offre come occasione di sistema che, a partire dalla centralità storica dell’architettura della città, metta in dialogo quattro livelli di saperi ed azioni, sia al proprio interno sia l’uno con l’altro: discipline, università, città e territorio. Discipline: il Laboratorio si è posto da subito come occasione di convergenza di tutte le competenze scientifiche che si interessano di città a partire da quelli dell’architettura e delle ingegnerie al termine di un bel dibattito culturale trasversale innestato dalla richiesta di una programmazione triennale avanzata dal rettore Paolo Andrei.

Le molte anime del nostro Dipartimento di Ingegneria e Architettura – spiega Dario Costi – convergono e si mettono a disposizione di un ragionamento ampio intrecciando le direzioni di lavoro su Industria 4.0, energia, Internet delle cose, infrastrutture dialoganti, ruolo dell’acqua, riciclo urbano, microfit urbano, sicurezza strutturale, pianificazione sostenibile, progetto urbano strategico e paesaggi culturali. Ma anche molte altre anime culturali entrano in campo portando le loro ricerche e punti di vista differenti e complementari. Così le materie che si occupano di nutrizione, salute e benessere, con azioni di grande rilievo per gli aspetti formativi e soci-sanitari; le discipline economiche attente ai riflessi sociali delle azioni produttive ed ai processi di semplificazione e smaterializzazione dei sistemi di gestione; quelle giuridiche da anni impegnate sulle politiche partecipative,  in proposte di inquadramento delle direttive internazionali e di risposta alle esigenze locali di utilizzo del patrimonio; quelle del complesso mondo delle discipline umanistiche con la portata profonda di moltissime discipline della cultura delle città con un’attivazione immediata, tra le altre, della sociologia, dell’antropologia, della psicologia, della geografia culturale, dell’estetica del paesaggio, del ruolo delle discipline artistiche nelle città come arte, musica, cinema; quello davvero straordinariamente vario delle scienze con le ricerche di vario tipo sulla sostenibilità, dell’esperienze di controllo delle polveri sottili, dell’ecologia urbana ovvero di come il verde pubblico può essere pensato e predisposto per accogliere anche gli animali”.

La seconda parola di sistema è Università, poiché il Laboratorio ha avviato un dialogo con gli Atenei vicini, chiamando le competenze li presenti a prendere parte a questo confronto immaginando una rete dell’Emilia occidentale che arriva fino a Milano. Terza parola, gli Enti, nasce dall’interesse della Regione Emilia Romagna, della Provincia e dei diversi livelli istituzionali coinvolti a ragionare insieme delle città del contesto che stanno in questi anni sviluppando interessanti azioni di Smart City che si concentrano, tra le altre, su agenda digitale, sperimentazioni di aree urbane smart,  innovazione digitale sociale, politiche ambientali e della mobilità sostenibile. Modena, Reggio Emilia, Parma, Piacenza partecipano infatti alla giornata inaugurale dimostrando la disponibilità ad avviare un lavoro comune.

L’ultima parola è Territorio. “A partire dal nostro contesto provinciale – continua Dario Costi – abbiamo iniziato un dialogo con gli stakeholder del territorio, le Fondazioni, le associazioni di categoria come Industriali, artigiani, commercianti, il mondo della cooperazione, le Aziende pubbliche sanitarie, gli interlocutori istituzionali che si occupano di paesaggio e territorio, raccogliendo i primi patrocini e molte idee da sviluppare per rispondere alle esigenze emergenti. Nelle prossime settimane proseguiremo questo percorso di coinvolgimento parlando con gli ordini professionali, le associazioni e le altre realtà locali in una logica open source di massima condivisione. Parleremo anche con gli altri interlocutori del territorio dell’Emilia occidentale per ampliare il più possibile una rete di confronto trasparente e aperta dove tutti i nodi della rete sono costantemente sollecitati,  informati dagli studi che partono e chiamati in causa per le loro competenze”.

La presentazione istituzionale dello Smart City 4.0 Sustainable Lab, lunedì 26 marzo, vedrà gli interventi del rettore Paolo Andrei e di docenti dell’Università di Parma dai vari Dipartimenti e dei rappresentanti delle Pubbliche amministrazioni. Nel pomeriggio, dalle 17.30 sarà al Palazzo del Governatore il professor Enrico Giovannini, portavoce italiano dell’Alleanza per lo Sviluppo sostenibile, in accordo col Comune di Parma all’interno della Rassegna Aspettando il Terzo giorno, in vista della grande mostra sulla Sostenibilità nell’arte di Maggio. Giovannini dialogherà proprio con il professor Costi.

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