Claude Bolling, autore del brano che il Quartetto Inedito eseguirà domenica 25 marzo dalle 11 alla sala Gavazzeni del Cpm Toscanini, nell’ambito dell’annuale edizione dei Concerti Aperitivo, potrebbe essere facilmente considerato una leggenda. Nato a Cannes nel 1930, ha studiato al Conservatorio di Nizza ed è pianista professionista dall’età di 14 anni, chiamato ad accompagnare Rex Stewart (1951), Lionel Hampton (1956), Roy Eldridge (1953), e Kenny Clarke. Dotato di una tecnica musicale impressionante, il suo talento non si è fermato al livello esecutivo ma prosegue anche in quello compositivo: è autore di più di cento colonne sonore, per la maggior parte di capolavori del cinema francese, ma con collaborazioni anche estere (una per tutte, Borsalino del 1970).
Bolling, oltre ad essere celebre per i suoi manuali didattici, è noto soprattutto per due elementi: con la sua big band ha riportato in auge lo stile della “Swing Era” (accompagnando in diversi dischi svariate star come ad esempio Brigitte Bardot ecc.) e si è impegnato nella composizione di brani fra il classico e il jazz. Le sue collaborazioni nei diversi campi della musica includono personalità come Alexandre Lagoya, Pinchas Zukerman, Maurice André, Yo-Yo Ma, Lionel Hampton, Duke Ellington, Stéphane Grappelli, Django Reinhardt, Oscar Peterson, James Galway e molti altri. Con il celebre flautista Jean-Pierre Rampal ha inciso nel 1975 la sua Prima Suite per flauto e jazz piano trio che il pubblico ascolterà domenica. Composta originariamente nel 1973, è entrata di diritto a far parte di un genere noto come cross-over music, che fonde differenti linguaggi musicali, dato che la composizione in sé è un punto d’incontro fra il barocco e lo swing. La suite è in sette movimenti, ognuno dei quali mette in evidenza il riuscito contrasto fra i due stili, e resta un esperimento piacevolmente riuscito, che stimolò Bolling nel comporre altra musica cameristica di questo stampo, a dimostrazione che il jazz e la classica non sono poi due generi così tanto distanti.
Il Quartetto Inedito, chiamato a cimentarsi con un brano che richiede notevolissime capacità tecniche e interpretative, è formato dal flautista Sandu Nagy, dal contrabbassista Antonio Mercurio, dal percussionista Gianni Giangrasso (tre prime parti della Filarmonica Toscanini) e dal pianista Francesco Melani
La prevendita è sul sito www.biglietteriatoscanini.it.