Francesca Velani, vicepresidente di Promo PA Fondazione e Direttore LuBeC – Lucca Beni Culturali, è la coordinatrice del progetto di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020. Lo hanno annunciato il sindaco Federico Pizzarotti, l’assessore alla Cultura Michele Guerra e il presidente di “Parma io ci sto!” Alessandro Chiesi, alla presenza di Gaetano Scognamiglio, fondatore e presidente di Promo PA Fondazione.
Una nomina per certi versi scontata: Francesca Velani ha curato il coordinamento e la redazione, insieme all’assessore Guerra, del dossier che ha portato Parma a vincere il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2020. Si è laureata all’università di Pisa in conservazione dei beni culturali ed è pronta a mettere la sua esperienza al servizio dell’ambizioso progetto Parma 2020. Tanto da promettere di completare l’agenda degli eventi già entro l’estate di quest’anno per consentire così la più ampia promozione dell’offerta culturale di Parma 2020.
“Parma è una città ricca di energia e fatta di persone di grande entusiasmo e risorse – ha detto Francesca Velani – sono quindi felice di coordinare da oggi il piano industriale di Parma 2020, che non è solo un insieme di progetti ma una strategia di lavoro. Già per la redazione del dossier abbiamo portato avanti, tutti insieme, la fondamentale stabilizzazione del dialogo pubblico-privato ed è quello che mi propongo di continuare a fare nei prossimi mesi, attraverso un piano operativo che si raccordi con il territorio, sviluppando sia le progettualità che le linee programmatiche”.
“Il progetto Parma 2020 – ha sottolineato il sindaco Federico Pizzarotti – deve essere un progetto di ricaduta territoriale che coinvolga anche le province limitrofe: la nomina della coordinatrice ci rende possibile iniziare a ragionare su questo grande obiettivo che ci siamo posti con la candidatura per rendere il nostro territorio attrattivo anche per soggiorni di lunga durata, dialogando e facendo rete anche con le realtà a noi vicine”.
“Il rapporto con Francesca Velani – ha detto l’assessore alla Cultura Michele Guerra – è stato estremamente fruttuoso durante la preparazione del dossier per Capitale Italiana della Cultura che ci ha fatto vincere il titolo. Il piano di cui sarà coordinatrice sarà la base sulla quale, nei prossimi mesi, costruire le progettualità future, mettendo a frutto il proficuo rapporto pubblico-privato portato avanti nel periodo della candidatura tra Comune di Parma, enti del territorio e le realtà private rappresentate da “Parma io ci sto!”: l’obiettivo è quello di costruire un modello di programmazione culturale di grande coinvolgimento della città che si fondi sul giusto equilibrio, armonizzato da Promo PA Fondazione, di cui Francesca è vice presidente, tra visione interna ed esterna alla città”.
“Sono molto contento della scelta di Francesca – ha detto il presidente di “Parma io ci sto!” Alessandro Chiesi – la volontà di “Parma io ci sto!” è quella di non essere solo sponsor ma di contribuire alle idee messe in campo per un progetto così importante per la comunità quale è il titolo di Capitale Italiana della Cultura, nella consapevolezza che la cultura è elemento trasversale che coinvolge ogni aspetto della vita di ciascuno”.
Il premio assegnato dal Ministero dei Beni culturali è di 1 milione di euro, ma questa è una cifra simbolica perché il progetto avrà un costo decisamente superiore e dovrà quindi trovare le coperture attraverso le positive ricadute in termini di visite, turismo e prestigio derivante dal titolo di Capitale italiana della Cultura. C’è attesa, infine, per comprendere in che modo – come sottoscritto in un recente documento firmato dai rispettivi sindaci – il progetto Parma 2020 possa coinvolgere anche Piacenza e Reggio Emilia, che con la città ducale fanno parte della Destinazione turistica Emilia.