“Investimenti per 1.130.000 euro per migliorare nel 2018 il patrimonio degli alloggi popolari attraverso nove grandi interventi e altri 510.000 per l’acquisto dei primi 12 alloggi di edilizia residenziale sociale. Totale: 1.640.000 euro per proteggere i fidentini che più hanno bisogno”. Così l’assessore al Welfare Alessia Frangipane descrive il programma di intervento realizzato in collaborazione con l’Acer.
Grazie all’accordo tra Amministrazione e Acer, l’Azienda casa utilizzerà i canoni di affitto che competono al Comune per eseguire nove interventi di miglioramento e potenziamento degli alloggi, con specifica rilevanza per il “Casermone” di via Musini/Via della Vittoria/via XX Settembre e via De Amicis. Lungo la quota di edificio di via Musini/via Vittoria saranno cambiate tutte le persiane, sostituiti i serramenti interni, sarà rifatto il tetto, inserito un cappotto isolante e ritinteggiata la facciata. Nuovi cappotto e serramenti sono previsti nell’edificio di via Mentana 39, saranno rifatti i balconi del comparto di via Pascoli. Molteplici le azioni sugli edifici di via IV Novembre/via De Amicis: tinteggio facciata, serramenti interni ed esterni, intonaci cantine, portoncini ingresso, ghiaia e sbarra nel cortile.
Uno degli interventi finanziati prevede la costruzione di un fabbricato nell’area del Casermone in Via Musini–Vittoria, destinato ad attività ricreative e di doposcuola per i giovani residenti negli stabili di erp.
Gli alloggi di edilizia residenziale pubblica oggi a Fidenza sono 696, rispetto ai 671 del 2014 ed offrono una soluzione abitativa a 1.584 persone. Ovvero il 6% della popolazione residente a Fidenza. Entro la fine di maggio saranno assegnati 34 alloggi in base alla graduatoria scaturita dall’ultimo bando. Vale a dire che il tasso di utilizzo degli appartamenti è superiore al 98%. La grandissima maggioranza degli assegnatari sono italiani (79,28%) di gran lunga favoriti: il punteggio della residenza si computa non prima dei 6 anni di permanenza. Da rilevare un evidente cambio generazionale tra gli assegnatari. La fascia d’età da 0 a 18 anni rappresenta il 21,53%, quella che va dai 18 ai 50 anni, il 37,69%.