Brutta tegola per Zebre Rugby Club, che in questo finale di stagione non potranno contare su uno dei migliori e allo stesso tempo più promettenti flanker del panorama italiano: Renato Giammarioli. Un atleta che ha brillato tanto in maglia bianconera quanto in quella azzurra. Giammarioli venerdì scorso è stato sottoposto ad intervento chirurgico a seguito di un trauma alla spalla destra, riportato nel corso della partita in Irlanda contro il Connacht del 16 febbraio scorso, vinta proprio dalle Zebre. Il trauma ha provocato una lesione ossea con distacco del cercine glenoideo della spalla.
L’intervento, effettuato con tecnica di Latarjet e perfettamente riuscito, è stato eseguito presso l’Istituto Humanitas Gavazzeni di Bergamo dal dottor Carlo De Biase – coordinatore del servizio di traumatologia della spalla – coadiuvato dalla dottoressa Francesca De Caro e dal dottor Luca Usai con i quali coordina il servizio dello sport.
L’atleta ha iniziato immediatamente il percorso di recupero funzionale presso il proprio club seguito dallo staff medico e fisioterapico delle Zebre Rugby: in particolare presso lo Studio Centrum di Matteo Cavalca punto di riferimento per il recupero dell’articolazione della spalla per la franchigia federale di base a Parma. I tempi di recupero sono stimati in quattro mesi.
Nazionale amara invece per Maxime Mbandà, il flanker di Zebre Rugby Club sottoposto questa mattina a Roma ad esami strumentali a seguito dell’infortunio al ginocchi destro riportato domenica a Cardiff contro il Galles nella quarta giornata del NatWest 6 Nazioni 2018. Gli esami hanno evidenziato una lesione del legamento collaterale mediale e ulteriori accertamenti verranno svolti la prossima settimana. Mbandà ha lasciato oggi il raduno azzurro di Roma per fare rientro a Parma, alle Zebre, dove verrà valutato il percorso di recupero che non appare breve.