Prefettura Parma: 38 milioni di euro per il bando accoglienza 1.480 stranieri

Prefettura Parma: 38 milioni di euro per il bando accoglienza 1.480 stranieri

4901
1
CONDIVIDI

Dalla Prefettura di Parma arriva il nuovo bando di gara per l’accoglienza sul territorio provinciale di 1.480 migranti richiedenti asilo. Un altro piatto ricco per cooperative e onlus che operano nel settore dell’accoglienza. La somma a base d’asta per il servizio nel periodo compreso tra il 1 maggio 2018 e il 31 dicembre 2019 fa infatti impressione: ben 38 milioni 73 mila euro.

Ad aggiudicarsi la gara sarà ovviamente l’offerta economicamente più vantaggiosa e il termine ultimo per presentare le proposte è fissato alle ore 12 del prossimo 30 marzo.

Poco più di metà dei richiedenti asilo verrà ospitato nel Distretto di Parma (756), con la città che si farà carico di 650 migranti. Per il resto, 85 andranno a Salsomaggiore, 56 a Fidenza, 60 a Collecchio, 29 a Medesano, 24 a Fornovo. Quote minori negli altri comuni della provincia.

GAMBARINI (FI): MASSARI LO SA? IL GOVERNO CAMBI SUBITO ROTTA

Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale a Fidenza, che ha appena archiviato la corsa verso la Camera tra le fila di Forza Italia.

Mentre siamo tutti concentrati sulle elezioni – sottolinea Francesca Gambarini – la Prefettura di Parma emana un nuovo bando per l’accoglienza di 1480 richiedenti asilo in Provincia di Parma. 56 dei posti messi a gara sono a Fidenza. Il sindaco Massari, come suo solito, farà finta di non sapere nulla e dirà che il Comune non ci può fare niente. Ci ricordiamo però bene che solo pochi mesi fa proprio Massari ha chiesto e ottenuto dal ministero l’aumento del numero di posti per richiedenti asilo nel circuito Sprar. Si degnerà almeno di dirci se e quando arriveranno questi 56 nuovi profughi? Temiamo di no! Il nuovo Governo (mi auguro di centrodestra) dovrà mettere immediatamente fine a questo modo di gestire l’immigrazione sonoramente bocciato dagli italiani“.

1 COMMENTO

  1. Ci sono tre buone notizie per la consigliera Francesca Gambarini, che peraltro avrebbe potuto conoscere se solo si fosse informata sui lavori della Commissione consiliare riunita a gennaio, in cui pure il suo partito era rappresentato. La prima notizia è che il flusso dei profughi si è drasticamente ridotto rispetto allo scorso anno – una lettura alla cronaca nazionale sulla resa dell’operazione in Libia sarà di conforto alla consigliera –, tanto è vero che non arriveranno a Fidenza 56 nuovi profughi come è stato erroneamente interpretato e la struttura provinciale (hub) di Baganzola (a Parma) è stato chiuso. A riprova di ciò c’è che la Prefettura (non il Comune di Fidenza) ha programmato come ogni anno il bando strutturato su volumi molto inferiori.

    La seconda notizia è che il bando della Prefettura (non del Comune di Fidenza) è impostato non su arrivi sicuri ma su previsioni potenziali, vale a dire che sono persone che potrebbero benissimo non transitare mai in Provincia di Parma come del resto è già accaduto lo scorso anno. Ricorderà la consigliera come si dimostrò, come sempre, infondato il suo allarme su 20 nuovi arrivi in capo alla realtà Divercity. Da una consigliera che si è candidata alla Camera dei Deputati che non si informa, non sa distinguere il ruolo del Comune da quello della Prefettura, ci aspettiamo un po’ di umiltà nel chiedere spiegazioni prima di creare l’ennesimo allarme infondato e inutile per la comunità di Fidenza.

    La terza notizia è che grazie all’ampliamento del progetto Sprar voluto dal Comune di Fidenza “per combattere la speculazione dei privati – a cominciare da quelli che di giorno gridano all’emergenza profughi e di sera offrono strutture alla Prefettura per fare soldi – la Prefettura ha programmato un bando con ben 29 presenze in meno. A conti fatti, Fidenza in base alla circolare Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e Ministero potrebbe avere circa 110 presenze e ad oggi la Città ne ha, invece, meno della metà.

    Ammesso che ci siano nuovi arrivi in corso d’anno e nei termini iper ridotti di cui sopra, delle 29 presenze potenziali il 41% circa (tra le 10 e le 12 unità) potrebbero essere donne sottratte alla schiavitù della tratta della prostituzione. Se mettendo da parte gli slogan la consigliera volesse ricordarsi di essere una donna e una cittadina libera, farebbe un buon servizio per sé e per la Comunità.

    Amministrazione comunale di Fidenza

Lascia una risposta: