Freddo e disservizi ferroviari, Confconsumatori porta in giudizio Rfi

Freddo e disservizi ferroviari, Confconsumatori porta in giudizio Rfi

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Dopo i disservizi registrati in questi giorni di freddo e maltempo nel trasporto ferroviario, Confconsumatori è scettica di fronte alle giustificazioni fornite da Rete Ferroviaria Italiana e non intende restare a guardare. “I passeggeri sono utenti e non “u-tonti” a cui far credere storielle“, tuona l’associazione dei consumatori con sede a Parma.

Confconsumatori annuncia che olltre all’invio di reclami, si rivolgerà all’Autorità di Regolazione dei Trasporti. Quanto accaduto, infatti, secondo l’associazione costituisce violazione del Regolamento Comunitario 1371/2007 che obbliga le società alla massima informazione e assistenza, che nel caso in questione non sono state per nulla fornite o fornite solo in misura marginale. Cosa ancor più grave se si considera – sottolinea Confconsumatori – che il maltempo e le abbondanti nevicate erano state ampiamente previste e annunciate, dunque non si comprende perché non siano state adottate misure idonee a contenere i problemi.

I vertici di RFI e di FS si sono tempestivamente preoccupati di rappresentare al Ministro Delrio l’esigenza di ulteriori potenziamenti tecnologici, ma, le spiegazioni fornite ai passeggeri lasciano perplessi l’associazione dei comnsumatori. Infatti ieri sera RFI ha dichiarato che le cause di quanto accaduto sono da individuare nelle previsioni meteo rivelatesi errate e in un numero ridotto di “scaldiglie” sulla rete.

«I treni sono arrivati in ritardo, ma, in compenso, lo scarico di responsabilità è stato puntualissimo – commenta l’avvocato Carmelo Calì, responsabile Trasporti per Confconsumatori –  Vorrebbero forse dirci che la programmazione per tempo di un numero di scaldiglie congruo su tutto il territorio, quantomeno del Lazio, era un compito dei meteorologi? Tra l’altro era troppo evidente e preventivabile che l’istallazione parziale di scaldiglie solo per la stazione Termini di Roma avrebbe determinato alla prima occasione i problemi sorti in questi giorni. E visto che nel contratto di programma erano e sono presenti le risorse per intervenire, perché non lo si è fatto prima? Ora ci chiediamo, soprattutto, se quello del numero insufficiente di scaldiglie sia l’unica causa di quanto accaduto, o piuttosto una che ha concorso insieme ad altre. Ci auguriamo che gli accertamenti sui fatti annunciati dal Ministero dei Trasporti facciano piena luce».

Nel frattempo Confconsumatori invita i passeggeri ad inoltrare a Trenitalia formale reclamo per i disservizi subiti o direttamente accedendo al sito tramite il seguente link, o tramite gli sportelli dell’associazione, chiedendo il risarcimento di tutti i danni subiti, che non sono costituiti soltanto dal rimborso, totale o parziale, del prezzo del biglietto. Inoltre Confconsumatori chiederà all’Autorità di Regolazione dei Trasporti di aprire un procedimento amministrativo finalizzato all’accertamento delle sopra descritte violazioni del Regolamento Comunitario 1371/2007 e all’irrogazione delle previste sanzioni.

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