“In un mese di campagna elettorale del PD a Parma, non abbiamo mai sentito parlare di “Ius Soli”: non un manifesto, non una parola.
Candidati locali e paracadutati, dirigenti e ministri in trasferta elettorale del Partito Democratico sono venuti a Parma a parlare di tante cose e a fare promesse su tutto, ma non sullo Ius Soli.
Per esempio, non abbiamo sentito nulla dalla candidata del PD Annibali nel mio stesso collegio” – attacca Laura Cavandoli, candidata parmigiana della Lega Nord per il Parlamento.
Se eletta, voterebbe a favore dello Ius Soli?
Agli elettori interessa.
Eppure il progetto di estendere la cittadinanza italiana a centinaia di migliaia di giovani stranieri è nel programma del PD e, qualche mese fa, ministri, parlamentari, dirigenti e militanti del partito facevano lo sciopero della fame per lo Ius Soli.
Forse hanno paura che la gente di San Leonardo, dell’Oltretorrente, del Centro storico, del piazzale della Stazione e di tutti quei quartieri che vedono ogni giorno spaccio, degrado, bande etniche non li voti?
Fanno bene.
Noi invece vogliamo essere chiari:
L’Italia non ha bisogno e non si può permettere lo Ius Soli e la folle politica migratoria del PD.
La Lega e il Centrodestra al governo vogliono che la cittadinanza sia una conquista alla fine di un percorso di vera integrazione: quindi no Ius Soli, controlli alle frontiere e rimpatrio dei clandestini.
Per noi, vengono prima gli italiani”.