Il Bilancio di Previsione 2018 – 2020 della Provincia è stato approvato dall’Assemblea dei Sindaci e poi in via definitiva dal Consiglio provinciale, riunitisi a Palazzo Giordani. In Assemblea ha votato contro il sindaco di Berceto Luigi Lucchi e si sono astenuti i sindaci di Fontevivo Tommaso Fiazza, Busseto Giancarlo Contini e Soragna, Salvatore Iaconi Farina.
Il presidente Filippo Fritelli – in porocinto di ricandidarsi anche come sindaco di Salsomaggiore – ha introdotto il tema in Assemblea dei Sindaci richiamando le principali novità: i tempi di approvazione molto anticipati rispetto agli anni precedenti, la durata di nuovo triennale, gli investimenti previsti, tra cui quelli per i Ponti sul Po per risolvere le emergenze, restando comunque con un bilancio in pareggio.
Le entrate correnti per il 2018 sfiorano i 40 milioni di euro, mentre le previsioni di spesa corrente assommano a 34 milioni e 600 mila euro. Tra le entrate previste più significative, c’è la vendita del complesso edilizio di Via delle Fonderie al Ministero degli Interni, in via di conclusione per 4,2 milioni di euro. Tra i costi fissi si segnala la spesa per il personale, molto contenuta (al 18% della spesa corrente, inferiore al 20% richiesto dalla normativa nazionale). Le spese per mutui sono scese a 4 milioni e 700 mila euro, con un calo costante negli ultimi anni, sia per la ricontrattazione, sia per la conclusione dei mutui più remoti. L’introito complessivo per l’utilizzo da parte di altri enti della sede di Piazza della Pace e di Piazzale Barezzi e per il rimborso relativo ai Centri impiego raggiunge i 954 mila euro. Gli investimenti in opere riguardanti le strade e le scuole assommano a 19 milioni e 300 mila euro.
Il sindaco di Berceto, Luigi Lucchi, ha motivato il suo voto contrario ribadendo la sua contrarietà alla riforma che ha penalizzato la Provincia, ricordando che il più alto costo di spesa corrente, 11 milioni di euro, riguarda i trasferimenti allo Stato; ha lamentato la mancanza della Provincia come mediatore istituzionale tra Comuni e Regione, ha puntualizzato che le funzioni della Provincia non possono essere svolte da altri enti, e pertanto i sindaci rimangono esposti come capri espiatori. Infine ha chiesto garanzie sulla tutela del patrimonio artistico della sede di Piazza della Pace. Tommaso Fiazza, sindaco di Fontevivo, ha scelto l’astensione per protestare contro lo scarso coinvolgimento del suo Comune, e per lo stato della viabilità provinciale, dal ponte sul Taro alle strade dissestate.
Andrea Censi, sindaco di Polesine Zibello, pur concordando con alcune osservazioni generali di Lucchi ha votato a favore per garantire l’operatività dell’Ente, mentre Marco Antonioli, sindaco di Roccabianca, ha chiesto la messa in sicurezza dell’incrocio di Ragazzola e una maggiore presenza della Polizia provinciale in zona. Il sindaco di Collecchio Paolo Bianchi ha auspicato che il nuovo Parlamento metta mano al ruolo della Provincia, alla sua governance e alla sua finanza, rimediando alla legge Delrio.
A seguire, anche il Consiglio provinciale, che si era già pronunciato sul Bilancio il 16 febbraio scorso, ha approvato in via definitiva il documento, col voto contrario dei consiglieri del gruppo Provincia Nuova: Agoletti, Roberto Bianchi, Arduini.
Infine, sono stati nominati i componenti del Collegio dei Revisori dei Conti dell’Ente: Sabina Menghini (presidente), Ettore Donini e Gabriele Talignani.