L’Ausl di Parma, i giovani e… la pillola del giorno dopo

L’Ausl di Parma, i giovani e… la pillola del giorno dopo

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Quante volte abbiamo sentito lo slogan che le “istituzioni pubbliche devono essere laiche” e quindi non devono propagandare una morale confessionale (ad esempio cattolica). Peccato che oggi stia succedendo esattamente il contrario, e cioè che istituzioni “laiche” ti propagandano una morale confessionale “al contrario”.  Una morale ancora più “di parte” e che cozza direttamente con le convinzioni etiche di gran parte della popolazione. Con l’aggravante che questa anti-morale ci viene spacciata come “super partes”,  dietro l’ etichetta della “laicità”.

Un esempio di quanto stiamo dicendo viene dallo “spazio giovani” della Usl di Parma. Un sito dedicato appunto ai giovani e alla loro “educazione” in ambito medico e sanitario. All’interno di questo sito abbiamo trovato una pagina dedicata alle cosiddette “pillole del giorno dopo” e al loro uso da parte dei minorenni. Se andate a leggere il testo trovate che il tutto viene propinato col linguaggio asettico e accattivante di chi vorrebbe far passare quanto scrive come semplice diffusione di informazioni tecniche e scientifiche.

Ma non è così. Anche nelle informazioni che si danno (o non si danno) esiste una precisa scelta di valore. Sono migliaia i farmaci che potrebbero essere adatti ai giovani. Perchè non parlare di questi, ma parlare solo delle pillole del giorno dopo? E poi, io alle mie figlie (ne ho 3) non insegnerei mai a prendere pillole per pararsi dal rischio di rimanere incinte. Insegnerei loro la virtù della castità e del rispetto del proprio corpo. Qualcuno dirà che questa è una scelta “confessionale” e privata. Ma per quale motivo insegnare la castità prematrimoniale sarebbe “morale di parte” e invece insegnare a prendere le pillole del giorno dopo sarebbe “laico”?

Un insegnamento del genere, oltre  ad essere incosciente, perchè induce adolescenti ad assumere farmaci dannosi alla salute (se non altro perchè introducono dosi ormonali da cavallo nel corpo di una persona sana e poco più che bambina), implicitamente lancia un altro messaggio irresponsabile: quello per cui non c’ è problema a fare sesso fra minorenni. Come dire: “fai il maiale come ti pare” che tanto poi c’è la pillola che ti protegge da gravidanza indesiderate”.

Questo messaggio è ulteriormente accentuato da precise frasi che appaiono nella pagina del sito della Usl in modo quasi “subliminale”.

Ad esempio questa: “L’ amore non vuole avere, vuole soltanto amare…”. Oppure questa: “Finalmente libera!”. Insomma, le pillole del giorno dopo vengono associate alla “libertà” e alla “felicità”.

E questi sarebbero Enti che rappresentano la collettività e che vengono mantenuto coi soldi delle nostra tasse? Sarebbero Enti “laici”? Ma c’ è una ulteriore aggravante a tutto questo discorso. Le pillole del giorno dopo vengono spacciate come “contraccettivi di emergenza” e non abortive. Il che non è asslutamente vero.

Studi molto seri (come quello che potete trovare a questo link: http://www.prolife.it/2016/08/06/la-pillola-del-giorno-dopo-puo-causare-aborto-dalla-spagna-unaltra-conferma/) hanno mostrato che l’abortività delle pillole del giorno dopo non è una illazione e non si può escludere. Anche perchè la vita umana inizia con il concepimento e non con l’annidamento nell’utero, come i sostenitori di queste pillole vorrebbero farci credere.

E il fatto che questa eventualità (quella dell’aborto) cerchino di nasconderla in tutti i modi è ancora più preoccupante…..

Angelo Mandelli

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