Annibali (Pd): così rispondo al sindaco Pizzarotti

Annibali (Pd): così rispondo al sindaco Pizzarotti

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La candidata della coalizione di centrosinistra per la Camera dei Deputati nel collegio di Parma, Lucia Annibali, risponde alle domande poste alle forze politiche in corsa dal sindaco Federico Pizzarotti, sui temi caldi della città (leggi).

Ecco le risposte di Lucia Annibali.

Infrastrutture

Parma e il suo territorio sono al centro di uno snodo fondamentale per la viabilità della regione Emilia-Romagna, ma anche dell’intera nazione. Una opportunità che deve essere sfruttata in maniera ottimale per poter permettere alle nostre aziende uno sviluppo economico. Credo, dunque, che si debba investire per ampliare le possibilità di movimento di merci e persone, tra cui c’è certamente l’aeroporto Verdi, il raddoppio della Pontremolese e gli interventi necessari per la messa in sicurezza sulla Massese. Inoltre considero decisivo che da Parma partano più treni di Alta velocità per le destinazioni più importanti, in modo che i parmigiani possano muoversi più facilmente.

Tutte progettualità di sviluppo che reputo decisive per il nostro territorio, che sosterrò una volta eletta a Roma e su cui sono disposta a dialogare e confrontarmi con le diverse forze in campo, mantenendo saldi due principi: il rispetto dell’ambiente e l’ascolto delle esigenze del territorio.

Sicurezza

La sicurezza non dipende solamente da quanti uomini delle forze dell’ordine sono presenti sul territorio ma è fatta anche da cultura, integrazione e formazione. Detto questo, certamente a Parma c’è un problema di organico di agenti in servizio. Il programma del Partito democratico su questo punto è molto chiaro: assumere 10mila unità delle forze dell’ordine all’anno per i prossimi cinque anni, personale destinato ai vari territori in modo da garantire un maggior controllo.

Allo stesso tempo vogliamo finanziare l’installazione di nuove telecamere per la videosorveglianza tecnologicamente avanzate, con l’obiettivo di prevenire i reati e dare alle forze dell’ordine nuovi strumenti per individuare chi delinque.

Come la mia storia mi ha insegnato, in tema di sicurezza serve continuare a mantenere alta l’attenzione perché chi ha sbagliato sconti interamente la sua condanna ma allo stesso tempo è necessario lavorare sulla prevenzione dei crimini, in particolare per le donne.

Inoltre, credo sia importante un impegno concreto anche per stroncare in maniera efficace le infiltrazioni della criminalità organizzata che, anche a Parma, sono presenti e mettono in difficoltà chi lavora onestamente.

Sul tema sicurezza il Pd ha già fatto molto e nel nostro programma abbiamo inserito risposte concrete che, se realizzate, cambieranno radicalmente la situazione anche a Parma, permettendo di combattere il crimine con più celerità e possibilità di intervento.

Federalismo fiscale

Il federalismo fiscale è un tema su cui il Partito democratico lavora da tempo, senza lanciare inutili slogan propagandistici ma con il pragmatismo che ci distingue. Prova ne è la volontà della giunta regionale, guidata da Stefano Bonaccini, che ha chiesto e ottenuto dal governo centrale una maggiore autonomia in diversi campi.

Sui comuni, durante i governi a guida Pd, ci sono stati passi avanti importanti: è stato archiviato il Patto di stabilità interno, sostituito da una nuova e più flessibile regola del pareggio ed è stato consentito l’utilizzo pieno degli avanzi impegnati e di circa 1 miliardo di avanzi liberi, oltre a diversi altri interventi. Naturalmente è necessario fare ulteriori passi avanti, permettendo alle amministrazioni maggiori libertà di investire per il benessere dei cittadini.

Questo doveroso passaggio, però, deve essere portato avanti mantenendo alti i valori di solidarietà e condivisione che in Italia e a Parma in particolare, sono presenti da sempre.

Ambiente

Il problema della siccità che negli ultimi anni ha colpito anche Parma e provincia è un tema di fondamentale importanza, visto che colpisce in modo molto feroce la nostra agricoltura, creando danni importanti all’economia parmigiana. Per questo credo che sia importante muoversi velocemente. La Regione Emilia-Romagna è da tempo impegnata in questo senso e sono già stati studiati dei mini invasi, già progettati e finanziati, che permettano di contrastare in modo concreto il rischio di assenza di acqua. In questo senso la diga di Vetto, può essere un intervento utile ma comporta investimenti importanti e tempi di realizzazione molto lunghi, mentre il problema si ripresenterà quasi sicuramente la prossima estate. Inoltre un intervento di questo tipo viene giustificato solo con una doppia funzione: da una parte la gestione dell’acqua in momenti di siccità, dall’altra mettendo in sicurezza il territorio a valle nel momento in cui ci dovessimo trovare di fronte a piogge straordinarie come capitate ultimamente nel territorio parmigiano.

Credo che Parma, per le sue caratteristiche, possa diventare un punto di riferimento per un nuovo modo di intendere le città, puntando su una mobilità smart che punti sull’elettrico, anche per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti.

Sono pronta a sostenere a livello nazionale le problematiche di Parma e provincia all’attenzione del Governo.

Inclusione

Il Partito democratico ha sempre avuto massima attenzione alle fasce deboli della popolazione, che sono poi quelle più colpite dalla crisi economica. In questo senso nell’ultima legislatura sono state fatte cose importanti: la legge sul Dopo di noi, il riconoscimento e il sostegno a chi si prende cura di un familiare malato o disabile (caregiver familiare) e la previsione di un Piano nazionale per la non autosufficienza.

Nel programma che il Pd sottopone al paese c’è l’idea di mettere in campo una riforma più ampia, che dia a tutte le persone non autosufficienti e alle loro famiglie diritti, sostegno economico e certezze. Allo stesso tempo viene previsto il raddoppio dei fondi a disposizione per il reddito di inclusione, per raggiungere tutte le persone che vivono in condizione di povertà assoluta nel corso della prossima legislatura.

Per quanto riguarda la gestione dell’immigrazione Parma ha messo in campo dei progetti che vengono presi ad esempio in diversi parti d’Italia. L’accoglienza è un tema complesso che comprende più livelli. Credo che sia fondamentale confrontarsi su queste tematiche partendo da due punti cruciali: cambiare il principio del Trattato di Dublino che lascia la gestione dell’immigrazione ai singoli stati dove arrivano gli sbarchi e rivedere lo stanziamento dei fondi europei: chi non aiuta gli altri stati nella gestione dell’immigrazione deve vedersi ridotto l’aiuto economico.

Una proposta

Credo che Parma debba puntare molto sulle sue eccellenze, tra cui naturalmente c’è la cultura. Per storia, per esperienze e capacità questo territorio può migliorare tanto, partendo dalla sfida di essere diventata Capitale della Italiana della Cultura. Reputo questo un grande traguardo che però deve essere trasformato in un punto di partenza per far diventare la provincia un vero punto di riferimento in campo culturale, costruendo una rete che porti chi visita Parma a scoprire tutto il territorio in maniera semplice ed efficace. Senza dimenticare le tante realtà attive sul territorio in ambito culturale che hanno bisogno di sostegno e il Festival Verdi che, grazie al lavoro dei parlamentari Pd, ha già ricevuto importanti finanziamenti.

Per fare un esempio concreto nei giorni scorsi, insieme al Pd provinciale, abbiamo presentato un progetto di pista ciclabile che punta ad unire Parma e il territorio della bassa, creando un volano che mette insieme diversi elementi: ambiente, cultura, economia, territorio e le nostre eccellenze. Su questi progetti ci deve essere una ampia convergenza di tutte le istituzioni, ed io per prima mi metto a disposizione, quando sarò eletta, per sostenere le idee in ambito culturale e farli diventare realtà.

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