Come sublimare la propria goffaggine, inadeguatezza e spavalderia se non conoscendo un personaggio come Tecla, la creatura scaturita dalla fantasia di Franca Tragni, a cui Il Teatro Comunale di Fontanellato dedicherà un piccolo focus con “Storia di Tecla” in scena il 24 febbraio alle 21 e E niente…vada per il contratto a chiamata (in scena i prossimi 3 e 4 marzo).
Immersa in un trasloco, nella solitudine dei suoi ricordi, degli affetti, dei momenti vissuti, in un momento fatto di scatoloni e confusione, Tecla racconta la sua storia, dialoga con il pubblico, vuole essere ascoltata. Nello spettacolo Storia di Tecla, verità e bugie, storie e avventure si mescolano nella testa di questa signora, goffa, problematica, decisa e nello stesso tempo fragile e insicura. I suoi ricordi toccano la fede religiosa, l’amore, l’arte, le ingiustizie sociali, la malattia, nessuno dei massimi sistemi della vita sfugge al vaglio del suo singolare giudizio e al filtro della sua singolare esperienza. Le sfortunate vicende che narra, sfociano inevitabilmente in quei picchi esilaranti che si raggiungono solo quando si arriva a toccare veramente il fondo.
“Storia di Tecla” è il riassunto ricercato e meticolosamente studiato di un personaggio che da circa venti anni l’attrice Franca Tragni è riuscita a ritagliarsi addosso, rendendolo vivo e carico di umanità. Nato in collaborazione con Auro Della Giustina autore del testo e poi adattato drammaturgicamente da Franca Tragni e Carlo Ferrari, che ne firma anche la regia, lo spettacolo vibra di una comicità irresistibile tenuta viva dalla naturale drammaticità di un personaggio che non può che farsi amare.
Info e prenotazioni: 327-4089399 – [email protected], www.teatrofontanellato.it