Una pista ciclabile che colleghi Parma ai territori della bassa, promuovendo al tempo stesso cibo, cultura e ambiente, e dando un forte impulso al turismo del territorio, sfruttando anche l’occasione di Parma Capitale della Cultura nel 2020. E’ il progetto Parma Bike Food Valley, presentato oggi dal Partito democratico di Parma, insieme alla candidata alla Camera dei deputati nel collegio parmigiano, Lucia Annibali e da quella della lista insieme Rosina Trombi. Un progetto locale entra quindi a gamba tesa anche nella campagna elettorale per le Politiche del 4 marzo.
“Credo che questa idea – ha spiegato la candidata Lucia Annibali – sia vincente sotto diversi aspetti: da una parte mette in comunicazione diversi territori, creando volano per l’economia ma allo stesso tempo è rispettosa per l’ambiente e rispetta un territorio che ha tantissimo da offrire. Sono convinta che progetti di questo tipo debbano essere aiutati anche su un piano nazionale. Il governo ha già dimostrato grande attenzione a queste proposte e non è un caso che venga da esponenti del Pd, visto che nel nostro programma è prevista massima attenzione a queste soluzioni“.
A spiegare nei particolari il progetto Nicola Cesari, sindaco di Sorbolo e segretario provinciale del Pd, in compagnia di tutti i primi cittadini dei territori attraversati dal percorso della pista ciclabile. “Vogliamo dare una spinta al nostro territorio – ha spiegato Cesari – e allo stesso tempo lanciamo una proposta al sindaco Federico Pizzarotti: sostenere insieme questo progetto che collega tutta la bassa a Parma permettendo un turismo che possa mettere in luce le nostre eccellenze. Un’idea, ci tengo a sottolinearlo, lanciata dal Pd con il sostegno dei comuni e di Lucia Annibali che ha creduto sin da subito in questa proposta“.
La neonata pista ciclabile è in parte da realizzare e in parte già esistente. “Dalla stazione di Parma – ha spiegato Cesari – parte un percorso che raggiunge la Barilla, da qui vorremmo prolungarla sino a Sorbolo, attraverso campi di grano e coltivazioni di pomodori, due importanti eccellenze del territorio. Il percorso poi arriverebbe sino ad un importante caseificio dove sarà possibile compiere delle visite guidate e successivamente proseguire per Coenzo, nel reggiano“.
Romeo Azzali, sindaco di Mezzani, ha spiegato la tappa successiva del percorso: “Abbiamo una grande cultura in tutti i paesi rivieraschi del Po, questo progetto si pone proprio l’obiettivo di mettere insieme queste realtà e non possiamo che aderire in maniera molto convinta e mettere a disposizione le nostre attrazioni come la Parma Morta, l’acquario dei pesci del Po e il porto sul Grande Fiume“.
Molto convinta della partecipazione anche Michela Canova, prima cittadina di Colorno: “Grazie alla Reggia facciamo numeri importanti di visitatori ogni anno, ma il nostro territorio non è sufficientemente sfruttato, il turismo ciclabile è certamente una cosa su cui puntare e questo idea ci permette di creare un sistema integrato che raggiunge anche la Lombardia, Sabbioneta in primis“.
Presente anche il sindaco di Torrile, Alessandro Fadda che, seppur il suo comune sia attraversato dal percorso, ha dato la propria adesione al progetto: “Crediamo che un percorso di questo tipo possa portare vantaggi anche alla nostra zona, che può mettere a disposizione un prodotto tipico come il lambrusco ed anche il parco della Lipu“.
Ha puntato sulle eccellenze enogastronomiche anche il primo cittadino di Sissa Trecasali, Nicola Bernardi: “Mettere in comunicazione vari territori – ha spiegato – permette di valorizzare le risorse di tutti, portando persone a scoprire prodotti che magari non avrebbero mai conosciuto come la nostra spalla cruda di Palasone, ma anche territori come tutto l’argine del Po’ del nostro comune“.
Per Marco Antonioli, rappresentante di Roccabianca, questa iniziativa è da realizzare al più presto perché “le nostre zone sono da sempre attraversate in bicicletta e finalmente siamo arrivati alla riscoperta di questo mezzo che ci permette un modo nuovo di scoprire i nostri comuni, un po’ come il mondo piccolo di Guareschi“. A chiudere la presentazione dei vari territori coinvolti Andrea Censi, sindaco di Polesine-Zibello: “Noi metteremo in questo progetto il prodotto principe della nostra zona: il Culatello, ma abbiamo tanto altro da offrire: dal porto sul Po’ all’Antica corte Pallavicina o l’ostello che è in fase di ultimazione proprio in questi mesi“.
Nicola Cesari, al termine della presentazione, lancia quindi la sfida a Federico Pizzarotti: “Come Partito democratico mettiamo sul tavolo questo progetto innovativo e vincente, lo proponiamo insieme ai sindaci del territorio e con l’appoggio dei nostri candidati al parlamento. Ora chiediamo al sindaco di Parma, che sarà capitale della cultura, di condividere questo percorso e lavorare insieme per averlo pronto nel 2020“.
La marchigiana Annibali e tutti i sindaci del Pd gioiscono per una nuova pista ciclabile nella Bassa. Entusiasmo quanto mai fuori luogo dato che i ponti sul Po, fondamentali per la vita della bassa – una delle zone più produttive del Paese – , sono ancora in condizioni disastrose e quello di Colorno è ancora chiuso e chissà per quanto tempo lo sarà. E i sindaci Pd invece di pretendere un nuovo ponte se la ridono per la pista ciclabile. A quanto pare i sindaci non hanno informato l’avv. Annibali della questione. Fa specie anche vedere sindaci di comuni rivieraschi parlare di piste ciclabili mentre la viabilità cade a pezzi con il ponte sul Po di Ragazzola sempre in condizioni pietose e il ponte sull’Enza di Sorbolo da chiudere ogni volta che piove. A quanto pare il disinteresse per le nostre infrastrutture interessa tutta la filiera Pd, dal Governo ai Comuni, passando da Provincia e Regione. Spicca sulla questione infrastrutture l’assenza dell’ancora per poco ministro Del Rio: ulteriore conferma che a lui e al suo partito dell’Emilia occidentale e dei suoi problemi poco interessa.
Francesca Gambarini
Candidata alla Camera per Forza Italia
Collegio di Piacenza Parma Reggio Emilia