Parma sarà Capitale Italiana della Cultura per il 2020. Designata dalla Giuria presieduta da Stefano Baia Curioni, la vincitrice è stata annunciata oggi dal ministro di beni culturali e turismo, Dario Franceschini.
Una decisione adottata, come ha rivelato lo stesso Franceschini, all’unanimità.
Parma ha così superato la concorrenza di Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso. Il premio, oltre al titolo, è di 1 milione di euro da investire in attività culturali.
Un traguardo importante sfiorato da Parma anche nel 2016, quando a prevalere era stata Pistoia.
Parma ha trionfato proponendo sette distretti socio-culturali, dislocati in diverse aree della città, che diventano spazi di creatività, riflessione, rigenerazione e innovazione. Una Parma nuova che sta nascendo offre alla Parma storica e ai suoi palinsesti temporali l’occasione di vivere dentro l’oggi, in una città multiculturale che costruisce giorno per giorno la sua contemporaneità. Trentadue progetti stretti attorno al claim della candidatura – La cultura batte tempo – e ad un ambizioso progetto pilota.
Trentadue sfide divise in produzioni, cantieri, esposizioni e rassegne, costruite insieme a tutte le istituzioni, le associazioni e le forze nazionali e europee di Parma e del territorio che la circonda, in una sinergia virtuosa tra pubblico e privato resa stabile a partire da questa candidatura. Trasformare lo spazio significa rigenerare il tempo che quello spazio produce, significa mettere in gioco una visione di città trasversale ai vari ambiti: dalla cultura all’urbanistica, dal sociale al turismo, dall’ambiente agli educativi e alle pari opportunità. Parma 2020 è una città intera, capace di fare impresa e di presentare un modello culturale a più voci e al contempo unitario, che dovrà guidarla da subito e negli anni a venire.
Tornando alla motivazione, è stata premiata l’alleanza tra pubblico e privato nel progetto.
Il commento a caldo del sindaco Pizzarotti: “Sono più emozionato oggi che il giorno delle elezioni”. E continua: “Questo premio ci dà una grande opportunità. Aver creato un’idea di città ha fatto mettere tante persone attorno a un tavolo a progettare”.
“Parma, la nostra bellissima Parma, Capitale Italiana della Cultura 2020, ce l’abbiamo fatta! Ora posso davvero dirlo: è stato un lavoro corale, intenso, difficile, appassionato e incessante. Un grande lavoro che ha compiuto insieme tutta la città. Nessuno escluso, e quando Parma resta unita non la batte nessuno. Nessuno. Una città che ha marciato compatta donando tutte le sue energie e le sue forze per ottenere questo importante riconoscimento, giorno e notte impegnata su questa sfida. Se mi guardo indietro pensando all’inizio, al 2012, mi viene da pensare questo: che cammino incredibile che ha fatto la nostra città! Che cammino incredibile ed entusiasmante. Ringrazio tutti di cuore, davvero: l’assessorato alla Cultura, le forze imprenditoriali e produttive, l’Università, il comitato scientifico di #Parma2020, le associazioni, i parmigiani stessi, la mia Giunta e tutti i dipendenti comunali che insieme a noi hanno lavorato al grande progetto. Nell’euforia vorrei non scordare nessuno. Ora, il tempo di toccare il cielo con un dito e poi subito a lavoro, subito immersi in questa grande avventura che è Parma Capitale Italiana della Cultura. Con il cuore siamo qui, a festeggiare il risultato, ma con la mente siamo già al domani: pronti per fare di Parma una bellezza italiana ed europea. Sempre verso cose più grandi”.
Il commento dell’assessore alla Cultura Michele Guerra – “Oggi comincia un percorso decisivo per la nostra città, una scommessa di trasformazione culturale che poggia sulla condivisione di un progetto trasversale e partecipato. Parma 2020 non è un’etichetta o un premio da esibire, è una responsabilità enorme che ci pone sotto gli occhi di tutto il Paese e non solo. Abbiamo la forza e le capacità per compiere questo percorso e per non deludere le aspettative di chi ha visto in Parma il progetto più forte e il modello su cui investire”.
Il commento di Alessandro Chiesi, presidente dell’Associazione “Parma, io ci sto!” – “Siamo felici e profondamente orgogliosi di questa vittoria – afferma -. Fin dalla candidatura ufficiale la città ha potuto contare sul sostegno di “Parma, io ci sto!”. Abbiamo lavorato moltissimo negli ultimi due anni come Associazione e come città, dando vita ad un vero e proprio lavoro di team che oggi ha dato i risultati sperati e meritati. Oggi come non mai siamo fieri di essere parmigiani e non vediamo l’ora di partire con questa nuova importantissima occasione per tutti”.
Il commento di Effetto Parma – È un orgoglio da condividere con tutti i cittadini e con chi ci ha creduto fin dall’inizio di questo percorso: Parma è la Capitale italiana della Cultura 2020, come designato all’unanimità dalla giuria che oggi, 16 febbraio 2018, nella sede del Mibact a Roma, ha comunicato ufficialmente la città vincitrice tra le 10 selezionate nella short list.
È un riconoscimento di prestigio e dell’ “ottimo livello” del progetto presentato, come dichiarato dal Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini durante la cerimonia, che ci rende fieri della nostra Parma per le capacità di cui ha dato prova. Capacità di fare alleanza con una sinergia d’intenti tra pubblico e privato per una collaborazione virtuosa, di fare della creatività della produzione artistica una base per rilanciare l’attrattività della città, coniugando umanesimo, la nostra storia sociale, gli obiettivi di sviluppo sostenibile all’interno di una politica del fare che infonde una nuova visione moderna di città a partire dalla cultura e dai suoi luoghi.
Tra le motivazioni della vittoria, Parma è stata riconosciuta come “esempio virtuoso” di una elevata capacità di progettazione che ha saputo mettere insieme, attorno a un obiettivo comune, un sistema complesso di soggetti: il tessuto privato e le imprese, il mondo dell’università e della ricerca, il sistema del welfare cittadino, i distretti socio-culturali della nostra città, coinvolgendo il mondo giovanile in un progetto complessivo che attraversa le varie forme artistiche, a partire dall’importante tradizione musicale di Parma. Non ultima la capacità di gestione dell’accoglienza di visitatori e turisti.
Attorno allo slogan del dossier “La cultura batte il tempo”, il progetto di Parma2020 vede 25 istituzioni culturali coinvolte, 32 progetti specifici dedicati all’arte, alla letteratura, alla storia e alla musica, facendo della cultura una forza nevralgica ma anche diffusa per penetrare in ogni quartiere e nei distretti socio-culturali di cui è già ricca la nostra città. Per questo eccellente lavoro svolto ringraziamo l’assessore Guerra e tutta la sua squadra.
Con orgoglio e il massimo impegno da parte di Effetto Parma, auguriamo a tutta la città buon lavoro per l’entusiasmante percorso che vivrà nei prossimi due anni. Parma Capitale della Cultura 2020 non è un arrivo ma un inizio
Il commento di Fabrizio Pezzuto – Parma capitale della cultura nel 2020 è indubbiamente una bellissima notizia che riempie di orgoglio tutti noi che, pur con ruoli diversi, siamo al servizio di questa città.
Va dato merito all’Amministrazione Comunale e, all’Assessore Guerra in particolare, di aver perseguito con successo questo obiettivo credendoci fino in fondo.
Dal mio punto di vista si apre adesso una fase stimolante e cruciale nel corso della quale mettere Parma al passo con questo importante riconoscimento. Essere capitale della cultura significa non solo avere emergenze artistiche di primissimo piano e un piano di eventi all’altezza, ma anche avere una città in ordine in ogni suo aspetto; inizia un percorso nel quale dobbiamo affrontare i problemi irrisolti di Parma, dalla sicurezza al decoro urbano, dal commercio alla mobilità e all’ambiente. In questo senso il 2020 sia l’occasione per un rilancio complessivo di una città che ambisce ad essere capitale della cultura non solo per un anno, ma sempre, come merita. Noi saremo a disposizione per dare il nostro contributo per vincere questa sfida.
Il commento di Laura Cavandoli – Sin dalla presentazione del progetto, la Lega ha sostenuto la candidatura della nostra città a Capitale della Cultura 2020. Lo abbiamo fatto perché Parma è più importante delle differenze tra maggioranza e opposizione.
La vittoria è un successo di tutta la città e del suo territorio: dall’Amministrazione per arrivare al capillare sistema culturale e associativo dei parmigiani.
Questa volta bisogna fare i complimenti a tutti, esperti e apassionati, per aver saputo costruire una proposta credibile e stimolante.
Parma 2020 è una grande occasione che non possiamo permetterci di non capitalizzare al massimo.
Nel 2016, Verona ha visto 16 milioni di presenze turistiche, davvero Parma non può ambire a un risultato del genere? Ogni giorno da oggi fino deve essere un passo in avanti verso un obiettivo che è sempre stato alla nostra portata, ma che non abbiamo mai veramente raggiunto: diventare una meta culturale unica per i turisti di tutto il mondo.
Parma 2020 deve essere capace di raccontare al mondo il passato, presente e futuro culturale della nostra città. Ma non solo, abbiamo l’occasione di coinvolgere in un grande progetto culturale tutta la città: dal Centro storico ai quartieri e al territorio, dalle Istituzioni pubbliche a quelle private e associative.
Un progetto rivolto al mondo, ma anche una possibilità di crescita e arricchimento per i parmigiani.
Il commento di Maria Gabriella Saponara candidata al Senato nel Collegio uninominale di Parma – “Sarà Parma la capitale italiana della cultura nel 2020: come parmigiana non ho potuto che gioire alla notizia giunta alcune ore fa, perchè Parma se lo merita. Come specificato da alcune testate giornalistiche, la scelta della Giuria di selezione si è orientata sulla città del Correggio, del Parmigianino, Bodoni, Toscanini e Verdi, solo per citare alcune delle più eminenti personalità artistiche che hanno fatto di Parma uno scrigno di cultura. Un passaggio che rende merito ai parmigiani e a tutte quelle Associazioni culturali della città Ducale che nel tempo hanno preservato e arricchito con importanti iniziative il patrimonio culturale di Parma. E’ un riconoscimento per la città intera: non è un successo politico ma di merito per i cittadini e i personaggi illustri che in essa hanno lasciato un segno. Agli onori si affiancano però anche gli oneri e le responsabilità: per questo il mio auspicio è che Parma possa avere un’amministrazione che sia all’altezza di mantenere alla città questo importante appellativo. Il riconoscimento di oggi rafforza in me un prossimo impegno al Senato per la valorizzazione e la tutela di questo territorio”.
Il commento di Michele Vanolli, segretario cittadino Pd – “La nomina di Parma a capitale della cultura 2020 è un grande risultato per la città, in grado di attribuire il giusto riconoscimento alla storia e alla cultura di Parma, in Italia e nel contesto internazionale. Mi auguro che questo ambito riconoscimento sia un volano per il tessuto culturale ed economico della città. Questo premio deve essere una spinta per valorizzare al meglio il patrimonio culturale di Parma, che non è secondo a nessuno, come la nomina odierna dimostra. Sono convinto che questo risultato sia frutto di un lavoro di squadra che ha visto coinvolte molte componenti della città, spero che questo spirito resti e che il 2020 sia un anno entusiasmante per tutti”.
Il commento dei candidati di Liberi e Uguali di Parma Gabriella Meo, Alessandro Grossi, Santina Camisani, Roberto Bernardini e Livia Ludovico – “Complimenti a Parma, alla comunità, alle istituzioni, ai cittadini. E’ un’assegnazione più che meritata, che valorizza la sua storia e le sue eccellenze. Parma è la dimostrazione che “con la cultura si mangia”, grazie a quel rapporto unico fra natura, cultura economia che qui ha trovato una sintesi di eccellenza”.
Il commento di Giovanni Paglia, capolista per Liberi e Uguali al collegio plurinominale della Camera – “Esprimo grande gioia e soddisfazione per la scelta di designare Parma come Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2020. Si tratta di un riconoscimento significativo che calamiterà risorse e attenzioni, da gestire con cura e inventiva. Fedeli all’articolo 9 della Costituzione, occorre che tale opportunità sia colta per valorizzare il nostro patrimonio paesaggistico e culturale, per consolidare e reinventare il turismo, per creare lavoro di qualità, specie per i giovani. Per questo serve la volontà della politica, e contiamo che il Comune di Parma e gli enti locali, che già hanno ben lavorato in fase di presentazione della candidatura, proseguano in questa direzione”.
Il commento di Lucia Annibali, candidata della coalizione di Centrosinistra per il collegio uninominale di Parma – “Un traguardo fondamentale e meritato che deve diventare un punto di partenza perché Parma continui a valorizzare il suo importante bagaglio culturale, una responsabilità che sento anche mia e che certamente porterò nel mio impegno politico. Questa decisione mi fa felice e mi emoziona, una vittoria della città e delle cittadine e dei cittadini che la vivono. Non si tratta solo di un prezioso premio alla storia di Parma ma di una iniezione di fiducia per il futuro di un intero territorio, uno sprone a continuare a fare meglio per far emergere sempre di più quanto di bello possiamo offrire al mondo. Ora ci dobbiamo impegnare, tutti insieme, perché sia un’occasione storica di valorizzazione di questi luoghi. Personalmente lavorerò per portare le esigenze della cultura parmigiana nella mia avventura politica, sposando in pieno le posizioni ben descritte nel programma del Partito democratico”.
“Voglio ringraziare la Giuria di selezione del Ministero che ha fatto questa scelta all’unanimità, è stato riconosciuto il valore di una proposta bella, sostenibile e condivisa tra le varie anime della città. Una grande investitura per il luogo in cui la mia vita è rinata e da cui tutto è ripartito, un territorio che sarò orgogliosa di rappresentare per restituire l’affetto e la vicinanza che i parmigiani mi hanno dimostrato in questi anni”.
Il commento di Francesca Gambarini, candidata alla Camera per Forza Italia nel collegio di Piacenza-Parma-Reggio Emilia – “Parma capitale italiana della cultura del 2020. E’ un grande risultato per la città, per la provincia e per l’intera Emilia occidentale. Già, perchè questa è davvero l’occasione per fare squadra e fare in modo che Parma2020 ponga le basi per lo sviluppo del turismo e della cultura nel nostro territorio. Uno sviluppo che non si esaurisca in 365 giorni ma che duri nel tempo. Parma2020, infatti, non deve essere un punto d’arrivo ma un punto di partenza. Dobbiamo lavorare insieme per un grande progetto che metta insieme tutte le eccellenze del nostro territorio. Abbiamo una vetrina eccezionale, che può essere un trampolino di lancio per tutti gli attori del nostro territori. Mettiamo da parte i campanilismi e lavoriamo per far tornare grande Parma e con lei Piacenza, Reggio Emilia e l’intera nostra Regione”.