Una ricerca innovativa e tecnologie avanzate per rivoluzionare il sistema di somministrazione dei vaccini e intervenire sulla cura delle malattie degenerative polmonari, che nasce dalla collaborazione fra pubblico e privato e col sostegno finanziario della Regione. L’università di Parma ha ospitato la presentazione ufficiale dei risultati di un progetto cofinanziato dalla Regione, frutto della collaborazione fra quattro strutture della Rete dell’alta tecnologia dell’Emilia-Romagna (i centri interdipartimentali Biopahmamanet-tec e Cim dell’Università di Parma, il Ciri-Scienze della Vita e Tecnologie per la Salute dell’Università di Bologna e Democenter di Modena) e tre aziende emiliane (Chiesi Farmaceutici, Bormioli Pharma e Ima).
Il coordinamento è affidato al Centro Biopharmanet-tec. Il progetto, il cui valore complessivo supera 1,6 milioni di euro (di cui 828.000 euro dai privati) è cofinanziato attraverso i fondi del programma Por-Fesr 2014-2020. La ricerca potrebbe rivoluzionare il mercato dei vaccini, a cominciare da quello per il Papilloma virus, sostituendo ago, rischio infezioni e personale medico con un semplice dosatore e una polvere in capsula che si auto-inala facilmente e ovunque. Inoltre, il progetto ha messo a punto tre nuove formulazioni in polvere per curare malattie degenerative polmonari, la cui diffusione sta aumentando esponenzialmente a causa dell’inquinamento.