“Open Space”, con la Uisp i giovani diventano attori di trasformazione sociale

“Open Space”, con la Uisp i giovani diventano attori di trasformazione sociale

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La questione dei beni comuni, ed in particolare dei beni comuni urbani, è diventata ormai prioritaria nell’agenda politica delle amministrazioni pubbliche: sono infatti centinaia in tutta Italia i Comuni che hanno approvato il “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni” e, grazie a questi Regolamenti, hanno stretto con i cittadini dei veri e propri “Patti di collaborazione” per riqualificare gli spazi pubblici, per gestire in modo condiviso immobili ed edifici inutilizzati, per mettere in moto percorsi di produzione di conoscenze che condizionino positivamente la qualità della vita di tutti. Il rapporto tra sport e beni comuni rappresenta uno dei campi d’azione su cui l’Unione Italiana Sport Per tutti ha deciso di investire nei prossimi anni, anche con la creazione di una specifica politica, che coniughi impiantistica sportiva e beni comuni.

Da questo impegno nasce concretamente il progetto nazionale “Open Space. Giovani attori di trasformazione sociale”, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell’ambito della legge 383/2000. Il progetto, rivolto ai giovani tra i 16 e i 24 anni non occupati e non in istruzione, la cosiddetta Neet Genaration, prevede la costituzione di gruppi, chiamati crew di street sport nelle periferie di undici città italiane, indirizzate (attraverso la co-progettazione di attività sportive e di ripensamento degli spazi urbani ad uso sportivo e sociale) all’utilizzo e alla valorizzazione dello spazio pubblico, con finalità di riattivazione e rigenerazione sociale e all’aggregazione giovanile.

Nelle periferie delle città, talvolta, gli spazi cittadini non vissuti possono rischiare di diventare dei “non luoghi”, causando così l’abbandono da parte dei ragazzi di questi spazi e l’opportunità di poterne usufruire in modo costruttivo e creativo. Da qui la volontà della Uisp di proporre ai giovani modalità stimolanti di valorizzazione del proprio spazio vitale, personale e pubblico, rendendoli protagonisti di questo cambiamento e del proprio progetto di futuro.

Il progetto avrà una durata di 18 mesi e verrà realizzato dai Comitati Uisp dei comuni di Parma, Avellino, Crotone, Empoli (FI), Manfredonia (FG), Matera, Monterotondo (RM), Orvieto (TR), Palermo (quartiere Zen), Settimo Torinese (TO) e Verona.

Il Comitato Territoriale Uisp di Parma, grazie alla fattiva collaborazione del Comune di Parma, si propone di svolgere in città le attività del progetto, coinvolgendo ragazzi e operatori dei Centri Giovani cittadini (Centro Giovani Baganzola; Casa nel Parco; Esprit; Federale; Montanara) per promuovere efficaci connessioni tra i gruppi giovanili informali già presenti in città, nonché di promuovere e avvicinare i giovani Neet alle attività motorie e sportive che proprio durante quest’età tendono sempre più ad abbandonare.

Questi progetti – ha esordito il vicesindaco Marco Bosiportano avanti un concetto di comunità molto forte ed hanno come obiettivo promuovere una città migliore per tutti, per i suoi spazi e la sua vivibilità, attraverso l’attività e il coinvolgimento dei giovani”.

L’obiettivo della stretta collaborazione dell’Amministrazione Comunale con le realtà giovanili – ha detto l’assessore Michele Guerraè di produrre opportunità per i giovani ascoltando le loro idee ed esigenze: questo progetto apre la città a loro, veri attori di trasformazione sociale. Il livello di attenzione verso le problematiche giovanili deve rimanere sempre alto ma non deve farci perdere la consapevolezza delle potenzialità e risorse delle nuove generazioni”.

Il presidente del Comitato Territoriale Uisp di Parma Donato Amadei ha sottolineato l’importanza di far rete con i Centri Giovani, importanti punti di riferimento: “Questo progetto promuove la aggregazione giovanile attraverso la passione per lo sport, in particolare alcune discipline nate proprio sulla strada, come l’hip hop o il parkour, che, per loro caratteristica naturale, portano a riappropriarsi del territorio e del quartiere”.

Il progetto Open Space – ha spiegato il vicepresidente Regionale di Uisp Emilia-Romagna e responsabile nazionale politiche internazionali, cooperazione e interculturalità Carlo Balestri intreccia due percorsi importanti: quello legato all’attività sportiva e ricreativa, che coinvolge gli spazi della città, recuperandoli e riconsegnandoli reinterpretati alla cittadinanza e quello di attenzione nei confronti dei giovani e di rinnovata offerta aggregativa per loro”.

L’intento – ha concluso Violetta Truden, responsabile locale del progetto Open Space per Uisp Parma – è quello di coinvolgere i giovani della Neet Generation attraverso attività innovative e originali e nell’organizzazione e nella promozione delle stesse, creando l’occasione per far emergere e consolidare una rete tra le crew di street sport che si verranno a costituire intorno alle attività di hip hop, street soccer, parkour e giocoleria”.

Si incentiveranno momenti di ampio scambio e riflessione proattiva su temi quali la compartecipazione nel rispetto e nella rigenerazione degli spazi in quanto bene comune. Gli spazi che ospiteranno le attività diverranno luogo di progettazione, produzione culturale e creativa, crescita e trasformazione personale e sociale; si punterà infatti a favorire i processi di socializzazione, di partecipazione e di inclusione sociale, di crescita personale e di sostegno e sviluppo della creatività e dei talenti di tutti i giovani partecipanti.

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