Le tre sberle dell’andata bruciano ancora sulla pelle dei giocatori e dei tifosi crociati. Ma quella di domani, con fischio d’inizio alle 15, sarà tutta un’altra partita. Intanto perché il Parma è un’altra squadra ed è in un momento – dopo le due sconfitte di Cremona e Brescia, intervallate da una vittoria in parte fortunosa sul Novara – in cui deve tirare fuori tutto quello che ha per non perdere altri punti preziosi in chiave play off.
Lo sa mister Roberto D’Aversa, ma soprattutto sembra lo abbiamo capito soprattutto i giocatori. E su questo il tecnico è stato piuttosto chiaro. Per la gara di domani al Tardini, non ci saranno l’attaccante Siligardi perché ha deciso di andare a giocare in Giappone, il centrocampista Scozzarella perché si è allenato poco a causa di indisposizioni, e il neo arrivato Vacca già squalificato. Gli altri sono tutti arruolabili.
Diverse le soluzioni provate da D’Aversa in settimana, tutte legate a un 4-3-2-1, che vedono Calaiò o Ceravolo come terminale offensivo. Della partita, fuori Scozzarella, dovrebbe essere anche Jacopo Dezi, ma questo sarebbe per lui un appello al quale non può più mancare. Si sogna Ciciretti in coppia con Ceravolo, ma non sarà di certo dal primo minuto. Questa volta c’è anche il vantaggio di conoscere in anticipo alcuni risultati di vertice e se la battuta d’arresto del Frosinone può tornare utile, c’è da tornare a tenere l’Empoli di nuovo capolista con i ciociari.
A dirigere l’incontro sarà Marco Serra della sezione Aia di Torino, assistito da Maurizio De Troia di Termoli e Valerio Vecchi di Lamezia Terme. Quarto uomo sarà Nicolò Cipriani di Empoli.
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“I tifosi mi chiedono di far giocare la squadra con il cuore, di far sudare la maglia. Nelle ultime due trasferte dove siamo usciti sconfitti si evince che nei momenti di difficoltà, quando si è subito gol, la squadra ha perso il 70 per cento dei duelli, cioè contrasti, uno contro uno, recupero delle seconde palle. Ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti che questo non si deve più verificare, perché non c’è nessuna proposta tattica o tecnica che possa far vincere le partite se non c’è quella determinazione e quel furore agonistico che serve. Sento dire che bisogna cambiare sistema di gioco… Questa squadra ha le potenzialità per vincere con qualsiasi sistema di gioco contro qualsiasi sistema di gioco. Fondamentali non sono i numeri, quello che conta è l’interpretazione della partita: l’applicazione nello sviluppare le palle inattive, la determinazione nell’affrontare i duelli, nella voglia di portare a casa il risultato. Questo conta nei 95 minuti, non il sistema di gioco.
Nell’affrontare il Perugia mi auguro che ci si ricordi della partita dell’andata. Ma al di la della voglia di rivicinta c’è voglia di fare risultato. Ceravolo sta migliorando, vanno fatte valutazioni giorno per giorno per evitare ricadute. Mi aspetto che il Perugia venga con il 3-5-2, si legge che possono avere delle assenze ma questo non ci deve condizionare per capire le difficoltà della partita, non si può sottovalutare nessuno.
Le critiche ci sono dopo una sconfitta, ma ogni allenatore deve fare autocritica sempre. I giocatori sono i primi consapevoli del fatto che a Brescia non si è fatto tutto per portare a casa il risultato. I primi che vogliono uscire da questa situazione sono proprio i giocatori, lo dimostrano quando si allenano, è mancato soltanto quel qualcosa in più per portare a casa il risultato”.
Mister Roberto D’Aversa, al termine della seduta di allenamento a porte chiuse sostenuta questa mattina al Centro sportivo di Collecchio, ha convocato 23 giocatori per la venticinquesima partita del campionato Serie B, quella di domani alle 15 al Tardini contro il Perugia.
Portieri: Andrea Dini, Pierluigi Frattali, Michele Nardi
Difesori: Valerio Di Cesare, Riccardo Gagliolo, Marcello Gazzola, Simone Iacoponi, Alessandro Lucarelli, Pasquale Mazzocchi, Francisco Sierralta
Centrocampisti: Anastasio Armando, Antonino Barillà, Jacopo Dezi, Gianni Munari, Manuel Scavone
Attaccanti: Yves Baraye, Emanuele Calaiò, Fabio Ceravolo, Amato Ciciretti, Alessio Da Cruz, Antonio Di Gaudio, Marco Frediani, Roberto Insigne