«Da ormai due anni Parma è l’epicentro regionale dell’emergenza sicurezza. Una sequela di furti, rapine, spaccate, aggressioni persino in tangenziale con assalto alla diligenza in versione automobilistica. Un vero far west del ventunesimo secolo, aggravato dalla presenza di pusher di colore che hanno trasformato interi quartieri, San Leonardo e Pablo, in zone franche di illegalità, trasformando i viali della circonvallazione dell’Oltretorrente e i parchi pubblici Ducale, Cittadella, Falcone e Borsellino, nei corridoi della droga attorno ai poli scolastici di viale Maria Luigia e via Toscana. Al parcheggio dell’Ospedale Maggiore in via Volturno e al centro commerciale Retail di Ugozzolo e all’Eurospar di via Silva i parcheggiatori abusivi chiedono l’obolo da novelli Caronte con violenza gratuita inclusa».
Andrea Pasini, segretario regionale Udc, capolista alla Camera dei Deputati nel collegio di Parma, Piacenza e Reggio Emilia con “Noi con l’Italia-Udc”, traccia un quadro lucido ed esaustivo sull’emergenza sicurezza a Parma. Una lettura che non fa sconti a una realtà che sempre più parmigiani cionsiderano poco sicura.
«Una situazione – sottolinea Andrea Pasini – che ha costretto i parmigiani ad essere rinchiusi in casa e a non potere passeggiare tranquillamente per piazze e vie. L’equazione forse cara al sindaco Pizzarotti “città deserta città sicura” è sbagliata in quanto contraddice la logica teoria di Giorgio La Pira che identificava nella città non un mero agglomerato di edifici, bensì un luogo di incontri, occasioni, opportunità».
«Pertanto – conclude Pasini – basta polemiche e di nuovo collaborazione tra istituzioni, enti locali, politica, società affinché Parma sia di nuovo la casa dei suoi legittimi proprietari: i cittadini che hanno il dovere di contribuire al bene comune e il diritto alla sicurezza personale e dei loro beni».