Sul lavoro è uno stacanovista, ma questo non è sempre un bene. Un camionista 32enne residente a Pescara è infatti finito nei guai in seguito al controllo operato dagli agenti della Polizia locale della Pedemontana, in piazza Marconi a Sala Baganza. Nella sostanza, l’uomo – finite le sue ore di lavoro – inseriva nel tachigrafo del suo camion la carta di un collega per continuare la sua corsa senza doversi fermare per il meritato riposo. E al termine delle ore del collega? Reinseriva la sua per continuare a guidare. Il tutto senza preoccuparsi dei rischi legati alla stanchezza e al sonno.
Il camion è stato bloccato verso le 10 del mattino ed era ancora carico di cosce di maiale dirette a un prosciuttificio di Langhirano. Per il 32enne, quindi, sono quindi scattati una multa di 850 euro e il ritiro immediato della patente di guida.
L’autista, messo alle strette, ha dichiarato poi agli agenti che il “giochetto” gli era stato imposyto dall’azienda per la quale lavorava. Ma la legge in materia è chiara: la responsabilità è tutta e soltanto di chisi mette alla guida. Il collega titolare dell’altra carta inserita nel tachigrafo, secondo il racconto del 32enne, avrebbe guidato soltanto per il primo tratto di strada, poi avrebbe lasciato il camion. La speranza delle aziende di trasporti che ricorrono a questi stratagemmi pericolosi è che durante la guida con la carta del conducente assente, non ci si imbatta nei controlli delle forze dell’ordine.
Non è però un “vizio” di pochi: nel 2017 la Polizia Pedemontana ha elevato 213 contravvenzioni su 263 controlli.