L’eco della sparatoria di Macerata raggiunge Parma e i candidati in corsa per un posto in Parlamento non perdono tempo nel condannare l’accaduto e il razzismo che ha armato la mano del giovane Luca Traini.
Secondo Andrea Bui, candidato di Potere al Popolo al collegio uninominale di Parma alla Camera, “fatti come quelli di Macerata fanno riflettere su cosa sia diventata l’Italia e sulle responsabilità politiche di alcuni partiti, come la Lega o Casa Pound e Forza Nuova, che hanno diffuso a piene mani l’odio razziale, dietro slogan come “prima gli italiani”. Per costoro la colpa della crisi dovrebbe essere additata agli immigrati: una soluzione semplice a un problema complesso che nasconde, peraltro, le responsabilità leghiste nell’attuale situazione di crisi: non dimentichiamo, infatti, che la Lega è stata al governo per quasi vent’anni!”.
Un errore, questo, in cui cadono anche i cosiddetti addetti ai lavori: la Lega ha governato circa 10 anni su 20, con i governi Berlusconi, mentre negli altri 10 anni hanno governato il Pd con le coalizioni di centrosinistra, con governi guidati da Massimo D’Alema, Giuliano Amato, Romano Prodi, Enrico Letta, Matteo Renzi e Paolo Gentiloni. Ai quali va aggiunta la parentesi tecnica a guida Mario Monti. Insomma, una perfetta alternanza e, semmai, una responsabilità condivisa.
“Certo, quello di Macerata è un gesto estremo, ma sarebbe irresponsabile derubricarlo al gesto di un folle, visti i precedenti di Firenze (quando, nel 2011, un militante vicino a Casa Pound sparò e uccise due venditori africani), di Fermo (quando nel 2006 un giovane nigeriano fu percosso a morte da un gruppo di neofascisti), e anche di recenti fatti avvenuti a Parma: a dicembre, due lavoratori africani, hanno subito un pestaggio da parte di razzisti italiani – sottolinea però Andrea Bui -. Per noi questa barbarie non è la risposta giusta alla crisi, ma è una sua espressione: è meglio lasciar sfogare la rabbia contro gli immigrati, piuttosto che individuare i veri responsabili del disastro sociale e dell’impoverimento generale in cui ci troviamo, quel mondo della finanza e della grande industria non certo estranea ai partiti che blaterano di “emergenza immigrazione” e di “difesa degli italiani”.
Anche Lucia Annibali – la cui candidatura a Parma per il Partito democratico è arrivata a spese di Patrizia Maestri, rea di avere un passato in Cgil, di avere posizioni di sinistra e di aver criticato il segretario nazionale Matteo Renzi alla vigilia della scissione – è intervenuta sull’argomento, tirando addirittura in ballo Guido Picelli.
“Oggi ho voluto visitare il monumento a Guido Picelli perché, dopo quello che è accaduto ieri a Macerata, dobbiamo ribadire con forza il nostro antifascismo, un sentimento che a Parma è fortemente radicato nella sua storia ma che deve essere continuamente coltivato – ha sottolineato a candidata del centrosinistra alla Camera, Lucia Annibali, dopo aver incontrato gli iscritti al circolo Pd dell’Oltretorrente -. Parma è città medaglia d’oro alla Resistenza e ha gli anticorpi per respingere questo rigurgito fascista, ma bisogna mantenere alta l’attenzione su questi temi”.
Lucia Annibali, da sempre molto sensibile a queste tematiche, è stata accompagnata nel suo tour dall’ex parlamentare Carmen Motta che le ha illustrato la storia degli Arditi del popolo. “Le barricate – ha detto Lucia Annbali – sono un esempio di resistenza ai soprusi e a chi ci vuole convincere della paura del diverso, quei valori devono essere vivi anche oggi. Dobbiamo condannare con fermezza i fatti di Macerata, lavorando sulla cultura e della formazione per i giovani”.
Premesso che avremmo voluto vedere la stessa rabbia per la orribile fine fatta dalla povera Pamela che ha avuto la disgrazia di incappare in un vero mostro, la sinistra non si deve più permettere di accusare la Lega e Salvini di fatti come quello di Macerata: se in questi anni di governo gli autori di crimini e di violenze fossero stati assicurati ad una vera giustizia e a una pena certa forse non dovremmo assistere a gesti incresciosi ed esasperati come quello di Luca Traini.
Salvini e la Lega hanno sempre condannato ogni genere di violenza, e fortemente condannato è stato il gesto di Luca Traini. Non ci pare che il fatto di chiedere da parte della Lega sicurezza e legalità equivalga a fomentare odio come dice la sinistra, che, anziché avere gli occhi sempre puntati sulla Lega e accusarla di tutto, dovrebbe invece portare proposte concrete e, visto che in questi ultimi 5 anni ha governato, avrebbe dovuto portare anche soluzioni: delle polemiche e delle parole la gente non se ne fa più niente!
La politica della Lega è volta non a fomentare odio ma piuttosto ad arginare il razzismo. La discriminazione nasce proprio quando dilaga l’immigrazione clandestina, che è diventata l’anticamera all’ingiustizia sociale e all’insicurezza: con un’immigrazione sana e controllata si punta invece all’integrazione e si annulla il rischio del razzismo. La sinistra deve solo ammettere di aver fallito tutto in materia di immigrazione e integrazione.
Maria Gabriella Saponara
Candidata Lega all’uninominale per Senato collegio di Parma
Laura Cavandoli
Candidata Lega alla Camera collegio di Parma
Giovanni Battista Tombolato
Candidato Lega alla Camera collegio di Fidenza