Operazione Maga Circe, in manette banda che truffava imprenditori in difficoltà. Tra...

Operazione Maga Circe, in manette banda che truffava imprenditori in difficoltà. Tra le vittime, anche un 60enne parmigiano

1066
0
CONDIVIDI

Guardia di Finanza, operazione “Maga Circe”: le Fiamme Gialle hanno smascherato un giro di prestiti fittizi (e appunto mai erogati) per oltre tre miliardi e mezzo di euro, ai danni di 143 imprenditori truffati, uno anche parmigiano, sessantenne che i soldi non li hanno mai visti, ma avevano pagato in anticipo le commissioni e i costi d’avvio dell’istruttoria.

I soldi guadagnati illecitamente a scapito degli imprenditori venivano sperperati alla grande dalla “titolare” dell’attività abusiva, una donna di 54 anni residente a Lesmo, in provincia di Monza e Brianza: tra le sue grandi passioni, o meglio i suoi grandi vizi, non mancava nemmeno il casinò. In pochi mesi avrebbe guadagnato circa 750mila euro, e ne avrebbe giocati più di 100mila ai casinò di Campione d’Italia e Sanremo.

L’operazione nel dettaglio: è la Guardia di Finanza di Desenzano ad aver proceduto con la misura cautelare (arresti domiciliari) nei confronti della donna a capo dell’organizzazione. Oltre a lei sono state denunciate altre due persone, attualmente indagate in stato di libertà.

I soggetti coinvolti erano riusciti a costruire una “finta struttura” composta da due Fondazioni create ad hoc, che altro non erano però che delle “scatole vuote”. Da una parte, la prima fondazione: aveva sede a Cernusco Lombardone ma uffici operativi in provincia di Brescia, e si occupava di valutare i progetti presentati dagli imprenditori, favorendo in particolare quelli ispirati alla green economy.

Tutto finto, ovviamente, così come era finta la seconda Fondazione, con sede legale in Svizzera ma operativa a Vimercate: questa funzionava come un “lender”, ovvero l’erogatore dei finanziamenti. Il compito di questa società era quello di fingere la messa a disposizione di denaro ai malcapitati imprenditori attraverso la stipula di un contratto di mutuo.

Le Fiamme Gialle hanno sequestrato ben 143 contratti fittizi, per un valore complessivo di 3 miliardi e 534 milioni di euro, finanziamenti che non sono mai stati erogati – questa era la scusa – a causa di continui e imprevedbili “intoppi burocratici”. Alcuni imprenditori hanno aspettato anche quattro anni, mentre i soldi delle commissioni (tra i 2200 e i 4400) venivano invece versati subito. Così facendo il trittico di truffatori è riuscito a incassare 750mila euro, tra l’altro mai nemmeno dichiarati al Fisco.

 

 

Nessun commetno

Lascia una risposta: