L’Assemblea regionale dell’Emilia Romagna boccia la risoluzione dei 5 Stelle che prevedeva di sospendere l’iter e i relativi finanziamenti in arrivo per l’autostrada Cispadana in modo da poterli indirizzare sul trasporto ferroviario in Romagna e sul ripristino dei ponti sul Po. A votare contro non solo la maggioranza, ma anche la Lega Nord. Il consigliere regionale leghista, Fabio Rainieri, ha sottolineato di aver “votato contro questa proposta perché la Cispadana è una priorità come d’altronde lo dovrebbe essere anche il completamento della TiBre. I soldi per ristrutturare i ponti vanno comunque assolutamente trovati e tutti quelli occorrenti ma non possono essere quelli già previsti per dotare l’Emilia di nuove autostrade necessarie per il suo sviluppo. La pratica dei ponti di Casalmaggiore e di Ragazzola non si può però considerare chiusa con i 12 milioni per essi previsti con il decreto fiscale come vorrebbe illudere il PD per sfruttare il provvedimento del governo in campagna elettorale. Innanzitutto, infatti, bisognerebbe accelerare sull’affidamento dei lavori e sulla previsione del loro termine perché di tempo se ne è già perso anche troppo, i disagi persistono e i danni aumentano. Inoltre, non è nemmeno sicuro che i 6 milioni per ponte siano sufficienti: per quello di Casalmaggiore, 5 sono appena sufficienti per le 25 travi completamente compromesse ma per farlo durare altri 10 anni occorre riparare anche tutte le altre; per quello di Ragazzola per raggiungere i 10 milioni necessari secondo l’Accordo di Programma, servirebbero ancora 400.000 euro. Infine, occorre da subito pensare ad un ponte nuovo tra Colorno e Casalmaggiore oltre che all’unica soluzione sostenibile per il trasporto pesante, quella di completare la TiBre. Il PD che amministra Provincia di Parma e Regione Emilia-Romagna ed è il primo responsabile della mancata manutenzione e dei ritardi che hanno portato a questa vergognosa situazione, dovrebbe dare al più presto risposta a queste questioni“.
Questione infrastrutture al centro anche per Forza Italia, con Francesca Gambarini che attacca ancora i vertici del Pd per non aver dato risposte in materia di infrastrutture ferroviarie in Emilia Romagna.
“Piacenza, Parma e Reggio Emilia – sottolinea la candidata alle prossime elezioni politiche – sono territori che hanno tanto in comune. Negli ultimi anni la Regione e i Governi di sinistra li hanno abbandonati, fregandosene dei problemi dei cittadini. Faccio soltanto un esempio: da quanti anni i pendolari chiedono un servizio ferroviario migliore? Le loro giuste lamentale sono rimaste inascoltate: l’unica risposta che i cittadini hanno ottenuto è stato l’aumento dei prezzi dei biglietti e degli abbonamenti. Il Governo della sinistra si nasconde dietro al mantra “non ci sono soldi” ma non è così. A Roma i soldi ci sono. ciò che fa la differenza è decidere dove investirli. I parlamentari emiliani del Pd avrebbero dovuto sbattere i pugni sul tavolo del ministro delle Infrastrutture e costringerlo e vivere una giornata da pendolare sulle linee secondarie emiliane. Invece, zitti, perchè per loro il partito viene prima di tutto. Le cose devono cambiare: il nostro territorio ha bisogno di rappresentanti che si prendano a cuore i problemi dei cittadini e li mettano al centro del dibattito politico per fare in modo che il Governo investa sull’Emilia occidentale”.