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Da Roma 12 milioni per i ponti sul Po di Colorno e di Ragazzola

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Arriveranno in Emilia-Romagna ben 23,3 dei 35 milioni stanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per interventi di emergenza sui ponti dell’asta del fiume Po. Oggi la Conferenza Unificata ha infatti approvato lo schema di riparto dei fondi previsti dal Decreto fiscale (Legge 172 del 4 dicembre 2017) che saranno trasferiti alle Province interessate.

Per i nostri territori si tratta di un’ottima notizia perché consentirà di effettuare lavori fondamentali per la sicurezza di infrastrutture strategiche e per i cittadini che quotidianamente le utilizzano“, dichiara il presidente regionale dell’Unione delle Province d’Italia, Giammaria Manghi, che era nella delegazione dell’UPI nazionale che ha partecipato oggi ai lavori della Conferenza Unificata a Palazzo Cornaro a Roma

Nel dettaglio, 12 milioni arriveranno alla Provincia di Parma per finanziare integralmente due interventi particolarmente urgenti sui ponti che collegano Parmense e Cremonese, quello tra Colorno e Casalmaggiore e il ponte Verdi tra Ragazzola e San Daniele Po – spiega il Presidente regionale dell’UPI, Giammaria Manghi – Altri 7,5 milioni andranno alla Provincia di Piacenza per un intervento da 10 milioni a Castelvetro, mentre la Provincia di Reggio Emilia si è vista finanziare 3,8 dei 5 milioni previsti per la messa in sicurezza del ponte tra Guastalla e Dosolo di Mantova”.

1 COMMENTO

  1. Rainieri: ma questi soldi non bastano affatto

    Non si deve cantare vittoria. 6 milioni per ponte sono un buon risultato ma non bastano. Per risolvere questo vergognoso problema nel medio periodo servono altre risorse e la Regione Emilia-Romagna deve assolutamente fare la sua parte.

    Bonaccini dice che con i 12 milioni previsti specificamente per i due ponti sul Po del nostro territorio dal provvedimento del Governo appena approvato dalla Conferenza Stato Regioni sarà finanziata al 100 % la loro ristrutturazione ma non è così. Per il Ponte tra Colorno e Casalmaggiore, infatti, lo studio commissionato dalla Provincia di Parma e reso pubblico alla fine di ottobre 2017, prevede che per riaprirlo solo provvisoriamente e non al traffico pesante riparando solo 25 travi occorrono più di 5 milioni. Quindi rimane da risolvere l’incognita del probabile deterioramento delle altre travi per cui il restante milione sembra sinceramente pochino.

    Inoltre, sempre secondo lo stesso studio, il ponte ristrutturato non potrà durare più di 10 anni per cui sarebbe importante muoversi già ora per avere le risorse per farne uno completamente nuovo. Per questo ponte, comunque, Regione Lombardia a guida leghista lo scorso mese di ottobre mise subito a disposizione 3 milioni di euro, mentre la Giunta regionale emiliano romagnola quasi interamente composta da esponenti PD, fece orecchie da mercante.

    Per quanto invece riguarda il Ponte di Ragazzola l’Accordo di Programma tra le Province di Parma e Cremona del 2005 ancora in vigore prevede un importo per lavori complessivi di messa in sicurezza di 10 milioni di euro. Fino ad oggi, di questi fondi, ne sono stati messi a disposizione per due prime tranche di lavori 3.600.000: 1.800.000 dalla Regione Lombardia per lavori spettanti alla Provincia di Cremona ultimati la scorsa estate, 1 milione da parte della Regione Emilia-Romagna per lavori spettanti alla Provincia di Parma che ne ha aggiunto 800.000 di propri ricavati dalla vendita di azioni di Fiere di Parma. Quindi con i 6 nuovi milioni previsti mancherebbero ancora 400.000 euro, sempre che, visto il probabile ulteriore ammaloramento dell’infrastruttura, non ne occorrano ancora altri. Bonaccini, pertanto, non può pensare di continuare ad occuparsi del nostro territorio con il braccino corto, perché le risorse regionali sono ancora necessarie e non solo per le infrastrutture ma anche per sostenere il tessuto socio economico di un territorio, specie quello più interessato dal Ponte di Colorno, che per questa vergognosa situazione sta subendo danni gravissimi.

    Fabio Rainieri
    Consigliere regionale Lega Nord

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