Assessore Casa, basta populismo sulla sicurezza

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Da giorni leggiamo sui giornali le vostre dichiarazioni di autoassoluzione in tema di spaccio e sicurezza. Siamo assolutamente con voi quando sostenete le richieste di Prefetto e Questore perché il Governo aumenti il numero di effettivi dislocati a Parma. Non siamo invece con voi quando cercate di sottrarvi al vostro compito di amministratori e scaricate ogni colpa sullo Stato e sulle leggi.

Sono trascorsi sei mesi dal vostro insediamento e la presenza della criminalità in alcune zone di Parma è immutata. Nonostante le continue richieste di intervento e le lodevoli iniziative dei cittadini in difesa della vivibilità dei quartieri più esposti, avete sempre minimizzato il problema, accusando le opposizioni di cercare facile consenso su un tema molto sentito dai parmigiani.

Avete scelto di non valorizzare il ruolo della Polizia municipale, come da sempre vi chiediamo, e avete detto più volte ai cittadini che la sicurezza è una responsabilità esclusiva dello Stato e delle sue forze dell’ordine, e non del Comune.

Dal giorno della vostra riconferma, avete messo in atto esclusivamente politiche di rassicurazione psicologica, come il distaccamento della Municipale nel quartiere San Leonardo, senza che queste abbiano avuto un reale impatto sullo spaccio, che in alcune zone della città continua indisturbato, colpendo anche giovani e giovanissimi.

Siamo convinti che il vostro approccio al problema non sia il frutto di un errore di valutazione o di trascuratezza, ma il risultato di una precisa scelta politica che ha come primo obiettivo quello di restare lontani dai guai: è più facile atteggiarsi a vittime del sistema che lavorare sui problemi.

Parma ha invece bisogno di scelte coraggiose, la prima delle quali riguarda il ruolo della Polizia municipale, che deve cominciare a lavorare al fianco delle altre forze dell’ordine nel contrasto allo spaccio e alla delinquenza di strada.

Non è vero che la Polizia municipale abbia solo compiti amministrativi, come spesso ripetete (leggete la sentenza del 2016 del Consiglio di Stato). Non è vero che manchino a Parma agenti formati allo svolgimento di questi compiti. Non è vero che non ci possa essere collaborazione strategica e operativa tra la Municipale e le altre Forze dell’ordine. Non è vero che non possiate assumere nuovi agenti: farlo o non farlo è una vostra scelta politica (certo, prima dovete chiudere il bilancio, ma almeno questo non è colpa dello Stato). Non è vero infine che “se si arrestano spacciatori, questi sono fuori di galera dopo qualche ora”: tutto dipende dall’attività investigativa che viene fatta prima dell’arresto. Se non ci sono indagini, appostamenti, documentazione, arrestare persone è inutile: questo non è colpa delle leggi, ma della vostra inerzia.

Assessore Casa, sindaco Pizzarotti, leggete dell’operazione “Mestre Sicura”, dove il Comune ha deciso di unire le proprie forze con quelle dello Stato nella “ricerca ed individuazione dei plurigiudicati dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti che minacciano la sicurezza urbana”.

Chiedete al Sindaco di Modena come ha fatto la Municipale di quel Comune a costituire un nucleo anticrimine che opera in borghese al fianco della Polizia di Stato.

Sentite Reggio Emilia che dispone di un nucleo antidroga capace di lavorare nei quartieri a rischio. O ancora, chiedete ai vostri colleghi di Brescia come abbia fatto la Municipale nel 2017 ad effettuare più arresti dei Carabinieri e della Polizia.

Oppure prendete a modello le esperienze di Torino o Milano, città dove la Polizia locale opera da anni in autonomia o al fianco di Polizia e Carabinieri.

Spiegateci infine perché non avete chiesto alla Polizia municipale di Parma di fermare i consumatori di droga. Perché non fate di tutto per fermare questo traffico di esseri umani finalizzato allo spaccio, di cui i piccoli spacciatori in bicicletta sono le prime vittime? Senza consumatori non c’è traffico, ma voi non volete fare nulla. Se vogliamo davvero combattere lo spaccio, cominciamo a colpire chi acquista la droga e contribuisce a rendere insicuri i nostri quartieri

Concludiamo pregandovi di non darci le solite risposte.

Non vogliamo un ennesimo tavolo inutile, un’altra commissione senza proposte concrete, non vogliamo sentire ancora una volta che è colpa dello Stato. Nella famosa commissione dei “capigruppo” vi avevamo chiesto una matrice di interventi sociali, culturali, commerciali e di sicurezza, frutto della collaborazione tra i diversi assessorati, ma non abbiamo mai visto nulla. Non siamo nemmeno stati più convocati.

E non diteci che “inseguiamo le destre” perché ci sono le elezioni. Non chiedete a noi, chiedete ai cittadini, di qualsiasi parte politica. La sicurezza è un diritto umano, non c’entra con le elezioni né con i partiti.

Sappiamo che il compito è difficile, che la soluzione non è dietro l’angolo, che nessuno ha la bacchetta magica.

Però almeno provateci.

Pier Paolo Eramo
Capogruppo Parma Protagonista
Comune di Parma

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