Stando alle previsioni pubblicate dal Trade Union Congress, nel 2018 i salari in Italia diminuiranno dello 0,6%. Grazie all’attacco di Confindustria e del governo Renzi e agli accordi al ribasso firmati dai vertici sindacali, i salari italiani sono tra i più bassi d’Europa. Tanti, pur di lavorare, hanno accettato condizioni di lavoro sempre peggiori. Giornate di lavoro di 10-12 ore, lavoro domenicale, finte partite iva, corrieri pagati a consegna… fino al lavoro nero e al caporalato. Siamo arrivati al paradosso del lavoro gratuito: il sociologo Domenico De Masi, tenuto in grande considerazione dal Movimento 5 Stelle, sostiene che per ridurre la disoccupazione, i disoccupati dovrebbero lavorare gratis.
La lista “per una Sinistra Rivoluzionaria” lotta per: una nuova scala mobile che adegui automaticamente i salari in funzione dell’ inflazione reale, e quindi del reale aumento dei prezzi; un salario minimo intercategoriale fissato per legge, non inferiore ai 1.200 euro mensili.
Nei prossimi giorni saremo ancora presenti con i nostri banchetti per la raccolta delle firme necessarie per la nostra presentazione alle elezioni politiche del 2018: martedì dalle 15 alle 17 al Campus; mercoledì dalle 16 alle 17 ai cancelli della Sidel; giovedì dalle 18 alle 20 in Via Mazzini; sabato dalle 9 alle 13 al Mercato della Ghiaia e in Via D’Azeglio e dalle 15 alle 19 in Via Mazzini.
Per una Sinistra Rivoluzionaria