Rifiuti da Roma a Parma (Modena e Granarolo), con una parentesi sul M5S nella marcia di avvicinamento alle elezioni. Il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti è stato ospite della trasmissione di attualità “Omnibus” su La7.
Non sono mancate le frecciate alla collega romana Raggi. Consigli per lei? “Di essere più tranquill nei commenti“, in riferimento al botta e risposta polemico a distanza di qualche giorno fa tra i due primi cittadini, “Se avesse avuto un atteggiamento più di richiesta di aiuto, di tendere la mano, non avremmo detto no”. Rifiuti e senso di responsabilità verso Roma e i cittadini (come ha sottolineato il presidente della Regione Emilia Romagna, Bonaccini: “Saranno 40 giorni e non sarà coinvolta solo Parma nello smaltimento”, ha puntualizzato Pizzarotti: “Tutti abbiamo pensato che la capitale non può essere lasciata in condizioni peggiori da quelle che non vediamo abitualmente”.
Come sindaci “siamo stati informati, non abbiamo avuto nessun adempimento nè normativo nè di indirizzo politico”. Sul tema rifiuti “andrebbe fatto un ragionamento nazionale, post ideologico. Ci sono regioni in difficoltà come la Liguria, il Lazio o un po’ tutto il Sud. Se noi vogliamo avere un discorso virtuoso nelle città come Parma dove tocca l’80% in una battaglia contro l’inceneritore mai finita, passata sul virtuosismo dei rifiuti non diventi appunto una penalizzazione con l’arrivo dei rifiuti da fuori come di fatto sta avvenendo. Quindi “Non possiamo essere favorevoli da un punto di vista pratico, ma concettuale: serve superare le indicazioni regionali.
Andrebbero penalizzate le città che non sono in grado di sostenere lo smaltimento per incentivare cittadini e amministratori a produrre non solo a parole piani di smaltimento”. ùIn ambito politico, sul M5S, accusato di “immobilismo”, l’ex grillino nel ripercorrere la sua vita di pentastellato ha risposto: “Leggendo il regolamento, il movimento adesso è molto lontano dal movimento delle origini. Altri temi, aspetti sono molto lontane da una forza di cambiamento che sia onesta con se stessa dal punto di vista concettuale. Non c’è stata una votazione del regolamento: deciso Da Di Maio per portare avanti la propria candidatura. Ma non giudico, saranno i cittadini a giudicare”. La Raggi non si candiderà più? “Prima di tutto non potrebbe da regolamento candidarsi più, ma ci sono dei nodi che vengono al pettine che vengo affrontati in simpatie/antipatie: chi non è allineato viene fatto fuori. Da partito orizzontale si parla di capo-politico”.
I problemi? “Si approcciano con regolamenti caduti dall’alto.Forza Italie e M5S non hanno differenze”. Rapporti con gli ex colleghi pentastellati? “Nessuno ci ha risvolto più la parola, anche con quelli che ho raccolto firme al freddo. Se lo avessero fatto li avrebbero cacciati”. Ed anche “Si litiga e si discute su cose che non sono i veri problemi reali”. Per chi voterà? “Oggi è molto difficile. Mi auspico una vittoria dei 5 stelle, vedremmo di cosa sono capaci e come si organizzerebbo. Soli, senza coalizzarsi con nessuno: è nel loro dna”. In altre parole: dopo le elezioni ci sarà un altro Movinento 5 Stelle. Ci sarà una lista civica di Pizzarotti? “Non a queste elezioni. Serve un percorso e non una cosa calata dall’alto di chi pensa di risolvere tutto da un momento all’altro”. Sugli ex colleghi di partito e futuro: “Voglio incarnare un terzo profilo, ci sono tanti grillini che hanno lavorato e portato a casa dei risultati e non hanno avuto modo di ribellarsi al protagonismo televisivo di alcuni”.