Alluvione, solo nella nostra Provincia oltre sei milioni di euro di danni....

Alluvione, solo nella nostra Provincia oltre sei milioni di euro di danni. Dal governo 55milioni

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Il Consiglio Provinciale di stamattina è stato dedicato in gran parte al maltempo che ha colpito il Parmense la settimana scorsa. Il Dirigente del Servizio Viabilità e Bilancio dott. Annoni ha fornito una prima conta dei danni che ha subìto l’Ente, per un totale di oltre 6 milioni di euro.

Per la Reggia di Colorno la cifra supera il milione e 600 mila euro, comprensivi del costo del pronto intervento (85 mila euro), degli impianti di riscaldamento e condizionamento allagato (680 mila euro), degli impianti tecnologici come pompe, ecc. (179 mila euro), fabbricati e cortili (455 mila euro), giardino, scalone e fontane (238 mila euro). Per questi danni esiste la copertura assicurativa del catastrofale, su cui si conta su un recupero significativo.

A questi si aggiungono i danni sulla viabilità del gelicidio dell’11 e 12 dicembre nella fascia tra i 400 e i 900 metri di altitudine: sono state coinvolte 60 strade, per quasi 650 km complessivi, con l’intervento di tutti i 43 cantonieri, assistenti e geometri provinciali, e dei dipendenti delle oltre 60 imprese che hanno in appalto lo sgombro neve. Hanno lavorato anche la notte per liberare le strade, soprattutto per i bus della Tep, e subito dopo andati a presidiare i ponti a Colorno, anche dormendo a turno sui camion, supportati anche dai vigili provinciali. Si è trattato di uno sforzo pesantissimo, che però ha pagato: le strade sono rimaste chiuse solo per il tempo necessario allo sgombro delle carreggiate. Pesante anche il costo economico: quasi 4 milioni e mezzo di euro, di cui 590 mila euro il costo degli interventi urgenti per il gelicidio, quasi 3 milioni e 900 mila che saranno necessari per la messa in sicurezza di strade, ponti e scarpate, 32 mila euro per la pulizia delle pile dei ponti. Oltre a questi, e ancora da definire, i costi del manufatto sul Lorno e le frane spondali delle strade interessate dalla piena.

Il Vice presidente Bodria (IpT), Delegato alla Difesa del suolo e Protezione civile, ha lamentato scarsa attenzione al tema, ha ricordato il Protocollo a suo tempo proposto, la richiesta che venga predisposto un Piano di Protezione civile per le strutture di proprietà della Provincia, e ha ribadito la necessità che la Provincia coordini i comuni su queste materie. Sulla piena, dopo aver partecipato col sindaco all’incontro con Gazzolo e Bonaccini, ha riferito che il torrente Parma ha superato per portata quella di tutte le piene precedenti, che la portata del Baganza non era superiore a quella di magra.

“L’alluvione ha dimostrato che le casse di espansione hanno effetti limitati dopo i 12 km di distanza, quindi le casse di espansione del Baganza serviranno per Parma ma non per Colorno – ha affermato Bodria – Inoltre i programmi di calcolo a disposizione degli uffici competenti non sono corretti, e per la cassa di espansione del Parma dovrebbe essere possibile in casi eccezionali superare i livelli massimi previsti dal protocollo di gestione. Infine per la Reggia e gli altri fabbricati della Provincia in gestione ad altri enti andrebbe precisato meglio chi e quando deve intervenire in casi di emergenza.”

Dal governo 55milioni per la cassa di espansione sul Baganza – Il ministero dell’Ambiente ha stanziato 85 milioni per la sicurezza del territorio in Emilia-Romagna, a partire da quella idrogeologica. Di questi, 55 milioni sono destinati a Parma e al nodo idraulico di Colorno, per le casse di espansione del Baganza.

E’ quanto pattuito dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e dal ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, in un protocollo d’intesa per l’attuazione dei programmi di interventi sulla difesa del suolo. Le risorse provengono dal Fondo Infrastrutture Ambientali previsto dalla scorsa legge di Bilancio.

Estremamente positivo il commento del sindaco Federico Pizzarotti: “Con questo protocollo vengono rispettati gli impegni presi nei confronti del territorio di Parma, seriamente provato da due alluvioni nel giro di soli tre anni. La messa in sicurezza del territorio, con la realizzazione della cassa di espansione sul Baganza, è un obiettivo prioritario per questa amministrazione, un progetto che noi non consideriamo in alcun modo rimandabile: la città l’attende da vent’anni. Ora siamo più vicini di un passo e ciò è assolutamente positivo. Per questo mi sento di ringraziare l’importante lavoro di squadra che c’è stato tra le istituzioni: in particolare ringrazio il Ministro Galletti e la Regione Emilia Romagna nella persona del presidente Bonaccini e dell’assessore Gazzolo. Adesso avanti tutti insieme con la sua realizzazione”.

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