Sono proseguiti anche giovedì i lavori di ripristino dell’argine dell’Enza a Lentigione di Brescello (Re) e per far confluire l’acqua e liberare l’area allagata, mentre tutte le 1.157 persone sfollate sono state accolte nei centri allestiti dalla protezione civile a Poviglio (76) o negli alberghi (20) e le restanti in sistemazioni autonome.
Per l’assistenza alla popolazione, in particolare, l’Agenzia regionale di protezione civile sta garantendo il ricovero in albergo di chi ha dovuto lasciare la propria casa e la copertura delle spese per chi ha scelto una sistemazione autonoma. In tutto le unità di soccorso dei vigili del fuoco ieri hanno portato aiuto a 580 persone.
Intanto per la giornata di oggi, 15 dicembre, è stata emessa un’allerta meteo arancione per criticità idraulica nelle pianure tra l’Enza e il Secchia già state interessate dalle piene dei fiumi e per vento forte sui crinali orientali.
Le previsioni meteo indicano l’arrivo di una nuova perturbazione d’origine sud-occidentale, con precipitazioni sui crinali anche intense (50-70 mm) e assai più deboli in pianura. Temperature ancora stabili ma dalla tarda serata di venerdì cominceranno ad avvertirsi i primi segnali del sensibile abbassamento atteso nel fine settimana.
I lavori in corso
Per consentire il ripristino dell’argine maestro destro dell’Enza a Lentigione (Re), Aipo ha concluso la realizzazione delle piste di accesso stradali per raggiungere la rotta arginale e sta procedendo all’accumulo della terra necessaria per procedere alle operazioni di chiusura e costruire il nuovo argine definitivo. E’ stato costruito anche un argine provvisorio, con materiale recuperato in loco, lungo tutto l’estensione della rotta per consentire le operazioni con maggiore sicurezza.
L’Agenzia regionale di Protezione civile insieme al Consorzio di bonifica dell’Emilia centrale ha poi svolto un intervento decisivo di chiusura del varco arginale in corrispondenza della ferrovia sempre nella zona di Brescello riducendo l’area allagata a Lentigione. La rottura controllata con l’apertura dell’argine sinistro del Canalazzo Brescello ha permesso di far defluire circa 20 metri cubi al secondo di acqua. Al lavoro anche i volontari del sistema di protezione civile che stanno collaborando con l’uso di 7 idropompe allo svuotamento dell’area alluvionata, ridotta a 270 ettari dai 650 ettari di ieri. Messe a disposizione dalla protezione civile regionale, le idrovore stanno pompando 1,8 metri cubi di acqua al secondo. Da stasera entreranno in servizio altre 6 pompe che permetteranno di arrivare a 3 metri cubi al secondo.
L’allerta meteo
Per tutta la giornata di venerdì 15 dicembre è in atto una nuova Allerta emessadall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, sulla base dei dati previsionali del Centro funzionale Arpae E-R.; i fenomeni più rilevanti avranno a che fare con il vento forte, la criticità idraulica e idrogeologica.
Allerta arancione per venti di burrasca forte (75-88 km orari) sull’alto appennino orientale, al confine con le Marche e la Toscana (zone A1 e C1), e venti ancora forti ma di entità inferiore moderata (62-74 km/h) nel basso appennino (sottozone A2 e C2).
Allerta gialla per venti fino a 61 km/h invece nelle restanti aree collinari (sottozone B1-E1-E2-G1-e G2).
Per quanto riguarda la criticità idraulica, la nuova allerta resta arancione nei 49 comuni tra Modena e Reggio (zona F). Allerta gialla, invece, nel resto della regione ad eccezione della Romagna (Zone C, D, E, G e H).
Prosegue l’allerta gialla per criticità idrogeologica (rischio frane) nei 110 Comuni delle aree collinari fra Bologna e Piacenza (zone C, E, G).
L’Agenzia per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, in stretto raccordo con Arpae E-R, seguirà l’evoluzione dei fenomeni. Le informazioni aggiornate sono disponibili sulla piattaforma web https://allertameteo.regione.emilia-romagna.it.