Due attività chiuse definitivamente, 9 sospese, 380 chili di merce sequestrata, sanzioni per 50 mila euro, identificate in tutto 100 persone. Questo è accaduto a Parma soltanto negli ultimi tre mesi. Dati preoccupanti che denunciano a chiare lettere la presenza sul territorio di attività commerciali per nulla in regola con le più elementari norme di sicurezza alimentare e sanitaria per i consumatori.
L’azione di contrasto – a tutela dei consumatori, ma anche delle imprese oneste che subiscono un inevitabile danno – è stata portata avanti dal nucleo di Vigilanza Commerciale e Annonaria della Polizia Municipale insieme al Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’Ausl. E i controlli sono scattati, spesso, dopo segnalazione dei cittadini.
Il report del servizio è stato presentato in Municipio dall’assessore alla Sicurezza Cristiano Casa, dal commissario della Polizia municipale Marco Longagnani insieme all’ispettore Mirella Rosin, da Vincenzo Fusco, del settore attività economiche del Comune di Parma e da Francesco Zilioli direttore Servizio Sian, Giovanni Rossi, coordinatore Tecnici della Prevenzione Aziendale Sian (Dipartimento Sanità Pubblica Igiene Alimenti e Nutrizione ) e Rqs.
Particolari criticità sono state riscontrate nei negozi etnici e nei circoli privati, dove, grazie alla collaborazione con altre istituzioni e forze dell’ordine, e si è lavorato intensamente per contrastare le attività di vendita abusiva e di merce contraffatta.
