La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha assegnato all’area dell’Appennino Piacentino-Parmense 3 milioni e 740mila euro nell’ambito della Strategia nazionale Aree Interne (SNAI), affidata per l’attuazione all’Agenzia nazionale per la coesione territoriale. A questa somma si aggiungeranno altrettante risorse della Regione attraverso i programmi dei fondi strutturali europei per combattere lo spopolamento e fare sviluppo locale.
Una parte delle risorse statali per le aree interne, derivanti dalla legge di stabilità 2015-17, è rimasta disponibile ed è stata assegnata all’area interna che per prima ha presentato il documento preliminare della strategia da adottare.
L’area che beneficia del finanziamento, composta da un totale di 29 comuni e oltre 56mila abitanti, interessa principalmente le Valli Taro e Ceno, l’Alta Val d‘Arda e l’Alta Val Nure. Per quanto concerne il Parmense, dunque, rientrano i Comuni di Bedonia, Compiano, Albareto, Valmozzola, Solignano, Borgotaro, Terenzo, Tornolo, Varsi, Bardi, Bore, Pellegrino Parmense, Varano Melegari e Varsi.
Idea guida della strategia per lo sviluppo locale è il progetto “Appennino smart” che prevede, attraverso l’impiego intenso e diffuso delle nuove tecnologie, una maggiore condivisione delle risorse pubbliche, la collaborazione tra le imprese del territorio, più servizi per gli anziani, per l’istruzione e la formazione e per la mobilità.
Fra gli interventi previsti nell’arco temporale 2018-2020, figura in particolare una forte azione nell’ambito dei servizi socio-sanitari per gli anziani. Verrà introdotta la figura dell’infermiere di comunità, saranno riorganizzate le procedure di emergenza, oltre che le residenze per anziani e l’housing sociale.
Per quanto riguarda l’istruzione e la formazione, il progetto prevede il potenziamento dei servizi extra-scolastici, didattica innovativa e incremento delle competenze digitali, con la creazione di un polo tecnico professionale sulla gestione del rapporto tra pratiche zootecniche e agroforestali, biodiversità e difesa del suolo, turismo ambientale e rurale, gestione integrata del territorio.
Nell’ambito della mobilità il progetto prevede bus intelligenti e flessibili che rispondano alle esigenze delle fasce più deboli della società. Per incentivare lo sviluppo locale, si sono elaborati modelli innovativi di gestione del patrimonio forestale e di valorizzazione dei boschi, prevedendo la creazione di una rete di itinerari di trekking e cicloturismo, la copertura con banda ultra larga e connessione wifi gratuita nei luoghi più frequentati, lo sviluppo di servizi didattici e ricreativi da parte delle aziende agricole e la creazione di cooperative di comunità per i servizi locali.
Infine sono previsti interventi di consolidamento dell’associazionismo istituzionale a livello locale, e anche nel campo della protezione civile con azioni di prevenzione e allerta.
Dopo l’Appennino Emiliano, finanziato nel 2015 e che sta per sottoscrivere l’accordo di programma quadro per circa 28 milioni di euro di cui 17 circa di fonte regionale, e il Basso Ferrarese, finanziato nel 2016, l’Appennino Piacentino-Parmense è quindi la terza area finanziata dal Governo centrale.