Era il classico bullo di paese che disseminava il terrore tra i suoi coetanei con atti di bullismo, a volte anche pesanti. Giovedì è stato condannato a 3 anni A.Z., il ventenne che terrorizzava Traversetolo.
IL CASO E LE INDAGINI – Protagonista della vicenda, un ragazzo 20enne di origini marocchine, residente a Traversetolo con un passato scolastico difficile e già noto alle forze dell’ordine. La sua condotta prevaricatrice verso gli altri ragazzi esisteva da tempo (da ottobre 2016), ed è arrivata alle orecchie del Comando dei Carabinieri di Traversetolo, che ha raccolto la denuncia di un ragazzo di zona.
Il minorenne , infatti era stato avvicinato dal bullo che gli chiedeva dei soldi. L’opporsi non è servito poichè il 20enne gli ha poi sottratto il portafoglio con, all’interno 50 euro e la carta d’identità . Il minorenne era costretto a portare puntualmente oro , che sottraeva a casa, e soldi (in tutto 200 euro), in cambio del documento tenuto in “ostaggio” dal bullo.
Un altro episodio ha visto come vittima un secondo minorenne di Traversetolo. In questo caso il bullo gli ha sottratto il portafogli, con 120 euro e lo spinello che il minore stava fumando in comitiva. Non soltanto vessava i ragazzini in strada anche in pullman: sull’autobus che porta da Traversetolo a Parma, infastidiva gli altri passeggeri, in particolare in un’occasione ha preso a schiaffi un ragazzo che non voleva consegnargli i soldi. Il minore ne è uscito con 5 giorni di prognosi.
Un excursus aggravato anche dalla scoperta in casa del 20enne, (che vive con la madre), di un vivaio di piantine di cannabis destinato all’uso personale e delle sue compagnie. Un quadro generale che porterà il ragazzo, adesso in custodia in carcere, a rispondere dei reati di rapina, estorsione, minacce e porto d’armi abusivo ( molte azioni di manaccia erano accompagnate da un coltello).