“Operare nelle nuove sale dell’Ortopedia sembra di pilotare un aereo, con una consolle dalle più sofisticate apparecchiature che controllano in ogni momento l’attività del paziente”.
Questa l’impressione a caldo di Enrico Vaienti, il direttore della Clinica ortopedica dell’Azienda ospedaliero universitaria di Parma che ha avuto l’onore di inaugurare le nuove sale chirurgiche del padiglione Ortopedia, completamente rinnovate durante l’estate. Smontate, rifatte, riqualificati i locali e istallate quattro nuove postazioni di ultimissima generazione. Sostituita la strumentazione e le luci scialitiche e introdotto un sistema di rilevamento dati e immagini in grado di monitorare costantemente i valori del paziente per fornire in tempo reale le indicazioni all’equipe chirurgica, con la possibilità di utilizzarli a fini clinici e didattici, ad esempio per un consulto online o una lezione all’università.
Con il rinnovamento delle sale operatorie l’intero padiglione ortopedia torna a nuova vita. La prima fase dei lavori era stata avviata l’anno scorso con il rifacimento e l’adeguamento antincendio del 2°, del 3° e del 4° piano dell’edificio. A questo intervento era seguito l’intervento al piano terra dove sono collocate le attività ambulatoriali mentre nel periodo estivo è stata completata la riqualificazione del 5° piano dove è ospitata la degenza traumatologica e all’inizio di novembre hanno ripreso a pieno regime le attività chirurgiche nel comparto al primo piano.
I lavori per le opere di cantiere e per le tecnologie hanno impegnato risorse provenienti da fondi regionali, statali e aziendali per 2.100.000 euro, di questi 1.500.000 euro per la riqualificazione del Padiglione ortopedia e 600.000 euro per le sale operatorie.
“La riqualificazione del padiglione ortopedie è giunta a conclusione – spiega Massimo Fabi, direttore generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma. Ora abbiamo una struttura che è davvero un gioiello di tecnologia e di sicurezza. Voglio ringraziare tutto il personale della struttura per l’impegno e la collaborazione dimostrata durante la fase dei lavori, garantendone la continuità e tutti servizi aziendali che hanno seguiti i lavori”.
“Dal 6 novembre – conclude Vaienti – abbiamo riprese le attività chirurgiche a pieno regime effettuando oltre 70 interventi a settimana tra attività programmata e d’urgenza, a questi poi dobbiamo aggiungere circa una ventina di interventi effettuati in regime ambulatoriale, con un attività operatoria che arriva a circa un centinaio di operazioni alla settimana”.