Nella giornata di martedì 21 novembre si svolge la 5^ Giornata della Legalità, indetta da Confcommercio. Anche Parma, con una conferenza, ha partecipato, anticipando ed assistendo a quella indetta a Roma in cui sono stati presentati i dati di un’indagine nazionale relativa alla sicurezza. Nella nostra città, nella sede di Ascom, Vittorio Dall’Aglio (Presidente Ascom Parma), Claudio Franchini (direttore Ascom Parma) e Giuseppe Forlani (Prefetto di Parma) hanno presentato i dati dell’indagine operata sull’Emilia Romagna. Alla conferenza hanno presenziato anche Cristiano Casa (Assessore alla Sicurezza del Comune di Parma) e Sauro Fontanesi (delegato alla sicurezza del Comune di Parma).
I risultati sono stati introdotti dal Presidente di Ascom Parma Vittorio Dall’Aglio: “La legalità per le aziende può essere riassunta con l’obiettivo di tenere un contesto pulito e sano. Da tempo il dialogo e l’incontro con Prefettura e Comune hanno portato risultati importanti. Stiamo vivendo un contesto nazionale in cui c’è un senso di insicurezza sempre più acceso. C’è un dialogo costante con i commercianti che, sempre più spesso segnalano alle forze dell’ordine ciò che accade. Penso sia doveroso sottolineare i risultati importanti ottenuti con la chiusura di alcuni esercizi commerciali anomali, frutto di un intervento del comune con i Carabinieri. Quello che si chiede – continua Dall’Aglio – è di poter aumentare dove possibile la presenza delle forze dell’ordine sul territorio. Siamo consapevoli delle poche risorse, l’augurio è che i nuovi finanziamenti possano aiutare. Un’altra osservazione riguarda chi commette questi atti: la mancanza della certezza della pena influisce, il fatto che sappiano di essere liberi dopo qualunque cosa compiano influisce. – Infine, conclude il Presidente Ascom Parma – Parma è ancora, in rapporto ad altre città, un’oasi felice, ma l’escalation di fatti che si sta verificando è importante”.
Ad entrare più nel dettaglio è stato Claudio Franchini, direttore di Ascom Parma: ” Sono state contattate 4.500 aziende a livello nazionale, che hanno rilevato percezioni e problematiche legate alla legalità nel settore economico e dei servizi. L’Emilia Romagna non si distanzia molto dai termini nazionali, le maggiori crescite riguardano principalmente abusivismo e un aumento della sensazione di furti e rapine, problemi già segnalati nel 2016. – Tra i risultati, segnala Franchini – l’80% delle attività in regione definisce di avere un modo di contrasto personale, principalmente con telecamere o denunce e segnalazioni. Il livello di non soddisfazione per la sicurezza è molto basso, dal 19% nazionale al 10% regionale. Si nota inoltre un lieve aumento delle persone che stanno pensando di acquistare un’arma, ma sono ancora livelli molto bassi fortunatamente. – In conclusione, sostiene il direttore di Ascom – I segnali che vengono dati in questi anni per il coordinamento tra persone delle forze dell’ordine ha prodotto risultati importanti, segnale che certe realtà possono essere bloccate. Non ci sarà mai una parola fine, ma bisogna rendere il meno impattante possibile questi fatti, bisogna portarli al limite minimo. Se commercianti e associazioni si danno da fare è un punto importante. Il problema c’è, esiste e continua”.
Per quanto riguarda alcuni risultati appaiono considerevoli soprattutto quelli che rimandano alle voci “percezione di sicurezza per l’attività” e quelli sulle pene da combinare a chi li commette. Nel dettaglio, in Emilia Romagna, per il 31% la percezione di sicurezza è peggiorata e, rispettivamente il 52% e il 49% degli intervistati si sente minacciato da abusivismo e furti. Inoltre, ben al di sopra della media nazionale, in regione, il 78% dei commercianti pensa che non ci sia la certezza delle pene per i responsabili dei fatti, il 64% vorrebbe più protezione da parte delle forze dell’ordine. Il 96% e il 95% delle persone sostengono, rispettivamente che le leggi che contrastano questi fenomeni siano inefficaci e che le pene andrebbero inasprite. Infine, sempre sullo stesso trend ilm 91% degli intervistati non è certo che i responsabili scontino la propria pena.
Particolarmente significative sono state le parole del Prefetto di Parma Giuseppe Forlani: “Sul Rapporto tra sicurezza e commercio si registra un aggravamento dei reati contro il commercio con modalità diverse. Per affrontare in modo appropriato questo problema il rapporto con le associazioni di categoria è indispensabile, la presenza sul territorio è una delle cose che può aiutare. – Purtroppo, però, si entra in una stagione in cui i reati aumentano, come spiegato da Forlani – I reati contro il patrimonio crescono con l’allungarsi del buio delle giornate, con l’ora legale, quando si allungano le ore di buio scatta il Pil dei delinquenti, hanno più tempo da sfruttare nelle ore in cui la gente è fuori di casa. La notte, invece, si registra il fenomeno delle spaccate che richiedono più indagini. Nel caso di rapine un’adeguata telecamera o un sistema di allarme è fondamentale, in tal modo le forze della polizia riescono ad operare nel modo migliore”. Il Prefetto cita anche un altro problema, di cui poco si parla: “Il 16% delle persone intervistate ritiene siano aumentate l’usura e l’estorsione, sono dati importanti perché il rischio di non conoscere cosa accade è forte, seguiamo con attenzione i reati spia ma se non c’è collaborazione non riusciamo ad intercettare nulla. Su questo non dobbiamo abbassare la guardia. – Infine, Forlani conclude con un pensiero sulla propria città – Girando per il centro, di sera, sono triste nel vedere tutte quelle vetrine vuote e tutte quelle serrande abbassate. Invito tutti ad aprire negozi in centro per dare un segnale forte e aumentare la sicurezza in città”.