Il Parma Calcio è in testa alla serie B e punta a ritornare nella massima serie. Ma 22 anni fa correva l’anno di grazia 1995 e i crociati giocavano per centrare obiettivi ben più prestigiosi. Una data su tutte: domenica 19 novembre 1995. Una domenica come oggi. Ma non una domenica qualunque. E’ il giorno di un ragazzino. Il suo nome è Gianluigi Buffon.
Al Tardini arriva il Milan di Fabio Capello, ma Luca Bucci, il titolare, e Nevio Scala, allora tecnico dei Ducali, dopo mille dubbi tra Alessandro Nista, il secondo portiere, e quel 17enne arrivato dalle giovanili, decide di correre il rischio e punta su Buffon titolare.
Il battesimo è di fuoco davanti al Diavolo di Silvio Berlusconi che vincerà ancora un altro scudetto. In campo ci sono il liberiano George Weah e il divin codino Roberto Baggio, ma quella gara finisce sullo 0 a 0 con un paio di parate del portierino che valgono altrettanti gol.
Da quel giorno è iniziata la storia di un grande portiere. Il più grande di tutti. Partito da Parma con una valigia piena di speranze, ben presto diventate splendide realtà.