Sarà l’Ascoli Picchio il prossimo avversario del Parma Calcio. In attesa della sfida in programma al Tardini sabato 18 novembre alle ore 15, andiamo a conoscere da vicino i nostri prossimi avversari.
Un club dalla lunga tradizione.
L’Ascoli è una società di lunghissima data, essendo stato fondato alla fine dell’Ottocento – per la precisione nel 1898 – sebbene alcuni ritengano più esatto collocarne la fondazione al 1901. In origine la società era dedicata a Candido Augusto Vecchi, graduato dell’esercito agli ordini di Garibaldi; cambierà nome nel 1907 per diventare Ascoli Vigor prima e Unione Sportiva Ascolana dopo l’interruzione dovuta alla Prima guerra mondiale. Nel secondo dopoguerra entra in società Cino Del Duca, imprenditore originario della provincia di Ascoli che aveva fatto fortuna nel ramo editoriale e poi cinematografico in Italia e soprattutto in Francia. Del Duca stanziò i fondi necessari al mantenimento del club, che assunse il nome di Del Duca Ascoli.
Negli anni Sessanta ad Ascoli viene inaugurato il nuovo stadio e la società viene dotata di una nuova sede con tanto di alloggi per gli atleti. Verso la fine del decennio, il nuovo presidente della società diviene Costantino Rozzi. Un nome che diventerà presto famoso nel calcio italiano. Rozzi sarebbe dovuto rimanere solo il tempo di contribuire economicamente alla società; si fermerà invece diverso tempo per costruire una squadra in grado di puntare alla Serie A. Nel 1972 l’Ascoli (che nel frattempo ha assunto la denominazione di Ascoli Calcio 1898) con un giovane Carlo Mazzone in panchina approda in Serie B, mentre due anni dopo ecco il grande salto nella massima serie.
Per l’Ascoli è un orgoglio doppio, perché si tratta della prima squadra marchigiana a disputare la Serie A. L’Ascoli confermerà la propria presenza nella massima serie per due stagioni, prima tornare in B e rivincere il campionato grazie ai gol di Ambu, Quadri e Moro. Si arriva così a risultati importanti come il quarto posto in A del 1980, con alla guida Fabbri. Il club bianconero conquisterà altre due promozioni nella massima serie, più una terza a inizio anni Duemila, in coincidenza con l’assunzione della carica di presidente da parte di Roberto Benigni.
Nel 2014, dopo una serie di vicissitudini societarie, viene fondato l’Ascoli Picchio Fc 1898, con a capo l’imprenditore italo-canadese Francesco Bellini.
La stagione in corso.
Attualmente l’Ascoli ha 13 punti in classifica, frutto di 3 vittorie e 4 pareggi. La guida tecnica del club è stata affidata a Fulvio Fiorin, allenatore che si è fatto le ossa nei settori giovanili, arrivando a lavorare in quello del Milan anche come assistente di Filippo Inzaghi negli Allievi, per poi fare da vice a Sannino nella prima squadra della Salernitana. Fiorin in questa avventura è affiancato dal vice Enzo Maresca, già ex giocatore tra le altre di Juventus e Siviglia e oggi nello staff tecnico dell’Ascoli, mentre è al contempo iscritto al corso allenatori di Coverciano.
Il club in sede di mercato ha puntato su diversi giovani, come ad esempio la punta Andrea Favilli (di proprietà della Juventus e bronzo agli ultimi Mondiali Under 20 con la Nazionale italiana) e il collega di reparto (e di club, visto che è anche lui della Juve) Lorenzo Rosseti, oltre ai centrali Fabio Castellano(Atalanta) e Christian D’Urso (Roma), il difensore Ivan De Santis (Milan), il trequartista Luca Clemenza(Juve) e l’esterno sinistro Enrico Baldini (Inter).
Le parole di Roberto D’Aversa – “Domani credo che sarà per noi una prova di maturità contro una squadra che verrà qui per portare a casa il risultato: vogliamo dare continuità. L’Ascoli lotterà per l’arco di tutta la gara, noi dovremo essere pazienti e allo stesso tempo pronti mentalmente ad una partita di sofferenza, anche per noi fare risultato sarà fondamentale per dare continuità dopo il risultato di domenica scorsa“.
“La formazione? Barillà sarà squalificato, Germoni influenzato: non saranno a disposizione. Le scelte definitive le faccio sempre all’ultimo su chi andrà in campo. Ho avuto la possibilità di parlare con il nuovo presidente, mi fa molto piacere sia arrivato: ho totale fiducia, la proprietà italiana è legata alla squadra e alla città e la scelta è stata fatta per il bene del Parma. Ci deve essere consapevolezza nelle nostre qualità, ma non dimentichiamo anche che queste sono venute fuori quando abbiamo giocato con un certo atteggiamento“.
“Non guardiamo la classifica ora: penso ad esempio alla Pro Vercelli, che era in posizione di bassa classifica, poi ha vinto il derby contro il Novara e ha vinto in casa contro l’Empoli. Il nostro comportamento in campo dipende sempre da come giochiamo e da quale avversario affrontiamo. Chiaro che noi analizziamo la squadra avversaria e cerco di mettere ogni giocatore nel suo ruolo più adatto: Mazzocchi magari è più da fascia, Baraye e Di Gaudio hanno gamba, Insigne gioca più dentro. Analizzando tutte partite dell’Ascoli fino ad ora, quando il risultato è in equilibrio lavora in maniera compatta. Contro il Bari fino a che sono rimasti in undici avevano concesso poco ad esempio. Mi aspetto una partita contro una squadra corta e aggressiva, non sarà semplice“.
Notiziario e convocati – Mister Roberto D’Aversa, al termine della seduta di allenamento a porte chiuse sostenuta questa mattina al Centro Sportivo di Collecchio, ha convocato per la quindicesima partita del campionato Serie B ConTe.it 2017/2018, in programma domani pomeriggio allo stadio Ennio Tardini (fischio d’inizio: ore 15) contro l’Ascoli, i seguenti 22 giocatori (in ordine alfabetico):
Yves Baraye, Emanuele Calaiò, Francesco Corapi, Jacopo Dezi, Antonio Di Gaudio, Andrea Dini, Pierluigi Frattali, Marco Frediani, Riccardo Gagliolo, Simone Iacoponi, Roberto Insigne, Alessandro Lucarelli, Pasquale Mazzocchi, Gianni Munari, Michele Nardi, Manuel Nocciolini, Juan Ramos, Luigi Alberto Scaglia, Manuel Scavone, Matteo Scozzarella, Francisco Sierralta, Luca Siligardi.
Il doppio ex – Ci sono due immagini di Massimo Barbuti che più di altre ne incorniciano la carriera. La prima ci rguarda da vicino e l’abbiamo celebrata sul nostro sito qualche giorno fa, in occasione del Derby dell’Emilia: il 3-3 finale contro il Bologna al Tardini firmato anche da una sua punizione dal limite, la corsa a perdifiato fin sotto la curva, l’arrampicata sulla rete per l’abbraccio con i tifosi che in città è diventato un murales. Ma Barbuti è ricordato anche per un bellissimo gol segnato a San Siro contro il Milan, con la maglia dell’Ascoli.
Sì, è lui il protagonista della nostra rubrica “Storico Doppio Ex”, in vista del match del Tardini tra Parma ed Ascoli in programma sabato 18 novembre alle 15 e valido per la 15° giornata del campionato di Serie B Conte.it.
Barbuti è il classico bomber di provincia, che si è fatto strada a cominciare dalle categorie inferiori a suon di gol. A fine anni Settanta, tra Serie C2 e C1, fa sua la classifica cannonieri per tre anni di fila con le maglie di Cerretese e Spezia. In Liguria, Barbuti segna in tutto 40 gol in 66 gare.
Dopo un annata al Taranto si rivela con la maglia crociata in poco tempo essere L’Idolo della Nord e le sue giocate entrano nel cuore dei tifosi del Parma tanto quanto le sue esultanze, che dimostrano un affetto smisurato per i propri tifosi, ampiamente ricambiato. Barbuti a Parma gioca tre stagioni: la seconda resta la più significativa, con 17 gol e la promozione in Serie B.
La sua avventura crociata si chiude con 37 gol in 98 partite, prima di raggiungere la Serie A con la maglia dell’Ascoli. La promozione nella massima serie con i bianconeri, allenati da Vujadin Boskov, arriva anche grazie ai suoi 14 gol. Al debutto in A l’Ascoli è ospite del Milan a San Siro, il 14 settembre del 1986. Quel giorno contro i rossoneri favoriti il club di Costantino Rozzi si difende con ordine, con Brady a giocare da rifinitore dietro Barbuti. Ed è Brady che al minuto 20 del primo tempo trova in profondità Barbuti con un lancio di sinistro. La palla non è centrale, ma va verso la fascia destra, dove Baresi sta correndo per intercettarla controllando Barbuti. L’attaccante lascia rimbalzare il pallone due volte e prima che tocchi di nuovo terra lo colpisce con forza, facendogli assumere una traiettoria incontrollabile per il portiere avversario: un gol bellissimo.
Dopo Ascoli, Barbuti tornerà a calcare i campi della provincia italiana: Foggia, Viareggio, Rondinella, Treviso. Dalle giovanili della Lucchese ha cominciato il proprio percorso da allenatore, arrivando poi in C2 con il Castelnuovo nel 2007/08. La scorsa stagione ha allenato il Fidenza.
L’arbitro dell’incontro – Sarà il signor Antonio Giua della sezione Aia di Olbia ad arbitrare sabato 18 novembre (fischio di inizio: ore 15) la partita tra Parma Calcio e Ascoli, allo stadio Ennio Tardini di Parma, gara della 15^ giornata del campionato Serie B ConTe.it 2017/2018.
A coadiuvarlo, come assistenti, sono stati designati i signori Francesco Fiore di Barletta e Michele Lombardi di Brescia e, come quarto uomo, il signor Davide Curti di Milano.