«Evento speciale dedicato alla musica contemporanea sarà Imperial Staircase, una music e visual performance live che darà avvio a uno speciale progetto triennale di Lenz Fondazione per il Complesso della Pilotta». Simone Verde, direttore del Complesso Monumentale della Pilotta introduce così Imperial Staircase di Robin Rimbaud aka Scanner e Francesco Pititto, che sarà presentato sabato 18 novembre alle 19 a Parma, inaugurando la sezione autunnale del Festival Natura Dèi Teatri.
Scanner, nome d’arte del musicista, scrittore, artista e critico inglese Robin Rimbaud, è considerato tra i compositori più importanti della scena elettronica mondiale. Ha collaborato con artisti di diverso genere: dai Radiohead a Bryan Ferry e Laurie Anderson, dalla Rambert Dance alla Random Dance Company, il Royal Ballet e Merce Cunningham, Michael Nyman e Luc Ferrari, oltre a Steve McQueen, Mike Kelley, Derek Jarman, Carsten Nicolai e Douglas Gordon. Dal 1991 è impegnato in concerti dal vivo, composizioni, installazioni e colonne sonore. Già ospite a Lenz Teatro nel 2007 per la rassegna As a Little Phoenix e protagonista dell’edizione 2007 del Festival Natura Dèi Teatri con la performance “From the Head to the Hip”, per l’edizione 2008 del Festival ha realizzato le musiche originali di “Consegnaci, bambina, i tuoi occhi”, creazione di Lenz da “La Ballata di Cappuccetto Rosso” di Federico García Lorca. Per l’edizione 2009 del Festival Natura Dèi Teatri ha creato la performance “Landscape & Memory”. Nel 2012 ha realizzato progetti musicali per le olimpiadi a Londra. Nel 2015 ha creato per Lenz Fondazione e Festival Verdi l’opera “Verdi Re Lear”.
In merito a quella che definisce «imagoturgia per un concerto», suggerisce Francesco Pititto: «Il movimento veloce della soggettiva, i fuori fuoco, i carrelli ottici in avanti e indietro, la macchina a mano che velocizza e muta in progress il punto di vista, gli errori di grammatica cinematografica che liberano il pensiero e favoriscono la visione, “sparate” di luce sui dipinti, tutto partecipa al mosaico irregolare che muove immagini fluttuanti nello spazio monumentale, immaginando un tempo musicale che riempie e svuota il grande palazzo custode dell’arte, che produce tempi differenti, un tempo che non scorre lineare ma a vortice intorno e dentro l’opera, intorno e dentro il metallo bianco della struttura espositiva: laboratorio sperimentale. L’angolazione cambia velocemente, così come lo sguardo del visitatore, così come l’ecotecnia contemporanea esige, lo sviluppo tecnologico dello sguardo ridotto, deformato e amplificato da supporti meccanici e ottici in rapida evoluzione. Canova, Correggio, Parmigianino, Leonardo da Vinci, Josaphat Araldi, El Greco, Bellotto in troppo rapida successione virtuale attenderanno pazienti e dal vivo, poi, nuovi sguardi e riflessioni nella forma che l’artista ha loro donato, nella parete o nello spazio che il curatore ha loro assegnato, proprio a qualche decina di metri. In alto scorrono le figure artefatte come lampi di luce mentre, sotto, il compositore crea la sua opera d’aria dalla balconata dello Scalone d’Onore seicentesco della Pilotta di Parma, salita che porta alla centrale del Sapere e del Potere, al grande Teatro Farnese, in un passato imminente che dilaga sul presente, con materia, forma e disordinate bellezza e incombenza».
Imperial Staircase aprirà un intenso programma artistico per i 400 anni del Teatro Farnese (1617-2017), che si svilupperà per l’intero 2018. L’evento darà avvio a Il Grande Teatro del Mondo, progetto 2018/2020 di Lenz Fondazione per il Complesso Monumentale della Pilotta di Parma. «Una ricerca triennale a partire dalle opere di Calderón de la Barca – spiegano i direttori artistici di Lenz Fondazione -. Attraverso la riscrittura contemporanea di un dramma e due autos sacramentales del periodo barocco spagnolo cercheremo di restituire, in una visione unitaria e moderna del sapere, la complessità del maggior monumento farnesiano di Parma».
Imperial Staircase segnerà, inoltre, l’apertura della sezione autunnale della XXII edizione del Festival Natura Dèi Teatri diretto da Lenz Fondazione, che dal 18 al 30 novembre porterà a Parma un denso programma di teatro, danza, progetti site-specific in diversi luoghi della città, unitamente a prestigiose residenze artistiche internazionali.