L’inflazione in Italia frena ancora, ma non a Parma dove i prezzi continuano a salire. Secondo l’Istat, infatti, a fronte di un costo della vita medio in Italia in crescita dell’1% contro l’1,1% di settembre, a Parma l’aumento è del 2% netto. Cosa che pone la città emiliana al primo posto assoluto tra le città di provincia con più di 150 mila abitanti. Ultima in graduatoria è invece Ravenna con un +0,3%.
“Gli ultimi dati Istat confermano che l’inflazione frena ancora la crescita e i consumi – tuona il gruppo consiliare della Lega Nord, guidato da Laura Cavandoli -. Nella particolare graduatoria delle città con oltre 150mila abitanti Parma si classifica purtroppo al primo posto con una crescita annua dei prezzi al consumo pari al 2%. Una posizione in netta controtendenza all’utopistica visione della “città in cammino” tanto cara al Sindaco Pizzarotti. Secondo il gruppo Lega Nord in consiglio comunale è una situazione che danneggia soprattutto le medie e piccole imprese – vero asse portante dell’economia locale – le famiglie e gli anziani.
L’unica soluzione, logica e conveniente, e sempre sostenuta dalla Lega – ricordano i consiglieri del gruppo del Carroccio – è la “flat tax” al 15% con applicazione del detto “Pagare tutti per pagare meno”. Una ricetta fattibile che libera imprenditori e cittadini dall’oppressione fiscale che non consente la ripresa del sistema Italia. Auspichiamo che le prossime consultazioni elettorali facciano diventare realtà la nostra proposta”.