Non ha mai spiegato il perchè di tanta, inaudita, violenza: lei, 37 anni, cinese, era finita in carcere lo scorso maggio per aver massacrato il figlio, 7 anni, di bastonate, botte e bruciature di sigaretta.
Non contenta, permetteva anche al fratello maggiore di infierire sul piccolo, che si presentava a scuola con lividi, bruciature di sigaretta, segni di violenza, fino a quando un maestro non lo ha accompagnato al Pronto Soccorso, facendo scattare la denuncia.
Così i due minori sono stati affidati ai servizi sociali, la donna, accompagnata in carcere a Modena, dove è rimasta fino a mercoledì, quando ha patteggiato un anno e 10 mesi, pena sospesa, ritornando in libertà. Ma senza possibilità di vedere i figli.