Tredici eventi per il Festival Natura Dèi Teatri d’autunno

Tredici eventi per il Festival Natura Dèi Teatri d’autunno

1044
0
CONDIVIDI

Il Festival Natura Dèi Teatri diretto a Parma da Lenz Fondazione torna per l’autunno, proponendo un denso programma di teatro, danza, progetti site-specific in diversi luoghi della città e prestigiose residenze artistiche internazionali. La XXII edizione porta a compimento il progetto triennale dedicato all’artista visivo Richard Serra, entra nel vivo dal 18 al 30 novembre.

Ventisei repliche per tredici proposizioni performative, di cui sei prime assolute. Due residenze internazionali: Robin Rimbaud e Tim Spooner. Due residenze nazionali: Monica Bianchi e Fiorella Iacono. Molteplici luoghi di spettacolo: la Crociera dell’ex Ospedale Vecchio, lo Scalone monumentale della Pilotta, Lenz Teatro e diversi spazi diffusi sul territorio urbano.

La sezione autunnale di Natura Dèi Teatri 2017 si aprirà il 18 novembre con Imperial Staircase, avvio del progetto triennale di Lenz Fondazione per il Complesso Monumentale della Pilotta. Dopo numerosi concerti live e le scritture originali per Verdi Re Lear prosegue l’intensa collaborazione tra Robin Rimbaud aka Scanner e Lenz Fondazione: per l’inaugurazione del rinnovato grande scalone d’onore che conduce al Teatro Farnese di Parma – ispirato all’Escorial di El Bergamasco di Madrid e alla michelangiolesca scala della Biblioteca Laurenziana di Firenze – l’artista e compositore inglese eseguirà un concerto live che avrà come rifrazione visiva un video/quadro di Francesco Pititto realizzato negli spazi della Galleria Nazionale e del Teatro Farnese, con immagini delle collezioni e della struttura a tubi innocenti di Guido Canali, installazione creata per la ristrutturazione della galleria e del teatro come “macchina di sperimentazione culturale”. L’inaugurazione aprirà un intenso programma artistico per i 400 anni del Teatro Farnese (1617-2017) che si svilupperà per l’intero 2018.

Il 21 e 22 novembre il poeta, musicista e performer Adriano Engelbrecht proporrà Die Jahreszeiten, ricognizione poetico-musicale per violino solo creata ad hoc per Natura Dèi Teatri a partire dalle ultime liriche hölderliniane dedicate alle stagioni: «Sulla scia della struttura compositiva del celebre ciclo vivaldiano, in cui ogni stagione è preceduta da un sonetto esplicativo con la descrizione delle caratteristiche proprie di ogni fase dell’anno, in Die Jahreszeiten il violino ri-disegna musicalmente il ciclo completo delle stagioni attraverso quattro liriche che Hölderlin scrisse a Tubinga nella torre in cui visse gli ultimi 36 anni della sua vita».

Tim Spooner torna a Parma dopo un importante tour internazionale in Asia per presentare, dal 23 al 25 novembre, la performance Infinite Crumple (Stropicciamento infinito), ispirata al Paradiso di Dante: «Non può adattarsi, quindi si piega. Può piegarsi in molti modi diversi, quindi può avere molte superfici esterne diverse. Può apparire tante cose diverse, ma in realtà è sempre la stessa cosa». Tim Spooner, affermato artista inglese in residenza internazionale a Lenz Teatro per il triennio 2015-2017, agisce nei campi della performance, del collage, della pittura e della scultura. Utilizza materiali e oggetti che rivelano inaspettate proprietà, al fine di aprire prospettive al di là della percezione quotidiana, umana. Fondamentalmente interessato all’imprevedibilità, la sua opera è un esercizio di bilanciamento tra controllo e mancanza di esso, nella manipolazione dei materiali con cui lavora. Dal 2010 si dedica costantemente alla creazione di lavori dal vivo basati sulla rivelazione della vita nella materia.

Dopo lo studio presentato nella sezione estiva del Festival, il 24 e 25 novembre debutterà Trash Vortex di Monica Bianchi, artista in residenza per il biennio 2017-2018: «Nell’ora dei rapporti brutali tra uomini e animali aprirsi una via è un gioco fra le parti che consuma. Trash Vortex è l’isola di rifiuti plastici trascinati dalla corrente nell’oceano Pacifico. Fatta di scarti, oggetti consumati, quello che non abbiamo voluto o che abbiamo perso, per distrazione, per gusto del rischio o per caso».

Il 29 e 30 novembre Lenz Fondazione riproporrà due storici spettacoli interpretati dall’attrice storica di Lenz Sandra Soncini, realizzati a partire da testi di Juan de La Cruz tradotti e riscritti da Francesco Pititto: Canciones Del Alma e Fábrica Negra. Il primo si propone come «investigazione sul sentiero obscuro di Juan de la Cruz (1542/1591) sulla “conoscenza sperimentale di Dio”, come la definisce Giorgio Agamben: l’esperienza della nudità e del vuoto, dell’oscurità e del divino praticate dall’attrice si sviluppa in uno spazio di rappresentazione ristretto, costringendola a mutazioni continue». In Fábrica Negra «un corpo femminile penetra lo spazio della Grande Sala pregna dei segni della creazione artistica. Nella sua assoluta nudità il corpo umano in-cella la densità del verso poetico di Juan de la Cruz, la aggioga, la colpisce con il muscolo potente dell’umano in essere. Nella geometria rigorosa del movimento, la tensione ascetica della parola si dispone sul campo spaziale come una meccanica algebrica dell’inconoscibile: matematica di Dio».

Il noto coreografo e danzatore Jacopo Jenna presenterà, il 30 novembre, Coreographing Rappers: «Il progetto riflette coreograficamente sulla costruzione dei brani hip-hop focalizzandosi sull’immediatezza che il rap possiede, ovvero la qualità di portare in un coinvolgimento diretto e istantaneo con qualcosa, senza passaggi intermedi. Choreographing Rappers utilizza la danza e il corpo come le parole dei rapper, modulando la dinamica, il tempo e il ritmo di scansione del movimento, creando intensità e frammentazione nel danceflow. Il lavoro coreografico crea una contrapposizione semantica mettendosi in relazione con una drammaturgia sonora fatta di testi, mash-up e rimandi alla cultura hip-hop americana».

Dal 21 al 30 novembre sarà possibile visitare Hyperion – pro_fili di_versi di Adriano Engelbrecht, installazione di 28 piccole carte giustapposte, realizzate a partire da un unico verso tratto dal romanzo epistolare Hyperion di F. Hölderlin, che «disegnano i profili del volto poetico dell’artista nell’atto dell’enunciazione, lettera per lettera, del verso hölderliniano fino a tesserlo nella sua interezza».

Dal 24 al 30 novembre, infine, sarà visibile la mostra fotografica di Fiorella Iacono, artista in residenza a Lenz Teatro per il triennio 2016-2018, Purgatorio + Paradiso, realizzata a partire dagli spettacoli di Lenz Fondazione allestiti nei mesi scorsi in due spazi monumentali della città di Parma: la Crociera dell’ex Ospedale Vecchio e il Ponte Nord: «Ho fotografato attrici, attori e scene tentando di cogliere espressioni, movimenti e sguardi nella loro dimensione poetica. Ho cercato di percepire il contrasto tra l’umano e il divino sullo sfondo delle strutture contemporanee del Ponte Nord. Il lavoro è in digitale, a colori e in bianco e nero».

 

Per informazioni: Lenz Teatro, Via Pasubio 3/e, Parma, tel. 0521 270141

Nessun commetno

Lascia una risposta: