“In un centro della grande distribuzione organizzata è stata messa in vendita una punta di Grana Padano spacciandola per Reggiano. Ora mi aspetto che il consorzio del Parmigiano Reggiano voglia fare chiarezza e che nel mirino non finiscano gli incolpevoli dipendenti del centro di Gdo, ma i veri responsabili di questa porcheria”.
Così Fabio Rainieri, vicepresidente dell’Assemblea Regionale dell’Emilia Romagna ed esponente della Lega Nord, interviene a seguito della vendita di una punta di Grana Padano spacciata per Parmigiano.
“In un centro commerciale della Pianura Padana – attacca Rainieri -, è stata messa in vendita una punta di Padano commercializzata dalla Nuova Caselli Spa di Reggio Emilia. Peccato che quella punta sia spacciata per Parmigiano Reggiano, un formaggio a pasta dura ben diverso dal Grana Padano. Per questo – attacca – preannuncio il deposito di un’interrogazione per chiedere al Consorzio del Parmigiano e alla Regione che esprime un membro all’interno del consiglio dello stesso Consorzio, di vigilare. Cose del genere non devono e non possono accadere. Dobbiamo tutelare le scelte dei consumatori e il lavoro delle nostre aziende agricole. Per questo – conclude – non vorrei che ora qualcuno pensasse di scaricare la colpa su incolpevoli e ignari dipendenti del centro di Gdo che sicuramente non hanno alcuna colpa se non quella di avre creduto a chi li ha portati a mettere in vendita un chiaro falso alimentare sui loro scaffali”.