“Quotidiani disservizi”, “carrozze troppo fredde o troppo calde, porte che non si aprono, corse soppresse senza preavviso, tempi di percorrenza neppure consoni a quelli del secolo precedente”. È la situazione del tratto ferroviario Pontremolese, che collega Parma con la dorsale tirrenica nei pressi di La Spezia, riportato dal consigliere regionale Tommaso Foti (Fdi-An) in un’interrogazione alla Giunta del presidente Stefano Bonaccini, in cui chiede “quali urgenti iniziative intenda assumere per far fronte ad una situazione non più tollerabile”.
Il consigliere sottolinea come questo caso “non rappresenti una novità ma una costante”. Lungo la tratta Pontremolese, continua Foti “non vi è stata alcuna concreta azione che abbia prodotto un qualche vantaggio per gli utilizzatori del servizio ferroviario”. Evidenzia anche le “fondate e condivisibili proteste” espresse dal “comitato pendolari della Pontremolese, vittime oramai dei quotidiani disservizi del sistema di trasporto ferroviario lungo la linea”.
Nell’interrogazione non se ne parla, ma sembra addirittura che diversi pendolari in partenza da Borgotaro per Parma siano anche costretti a fare l’abbonamento al treno con partenza da Pontremoli, quindi regione Toscana, avendo questo un costo inferiore rispetto a quello con partenza dalla Valtaro.