Cosa ascoltava Arturo Toscanini alla radio negli anni americani? Sabato 28 ottobre alle 17 nell’Auditorium del Carmine, i gruppi jazz del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito”, diretti da Alberto Tacchini, propongono alcuni dei più famosi standard della storia del jazz.
Si tratta di un originale omaggio alla grande figura del direttore d’orchestra parmigiano, di cui nel 2017 ricorrono i 150 anni dalla nascita. Verranno riproposti grandi classici rivisitati in modo innovativo, come Don’t Get Around Much Anymore (D. Ellington), A Night in Tunisia (D. Gillespie), Weird Nightmare (C. Mingus), Love Me or Leave Me (Donaldson/Kahn), Nardis (M. Davis) e tantissimi altri. Questi gli interpreti: Diletta Longhi, Angela Malagisi, Isabella Navarria, Lara Orofino (voci); Manuel Caliumi, Gabriele Fava, Luca Spaggiari, Matteo Valentini (sassofoni); Marianna Alfieri, Mauro Padovani, Vincenzo Panepinto, Daniele Raciti, Daniele Sartori (chitarre); Paolo De Matteis, Jacopo Moschetto, Luca Sutto (pianoforte); Mattia Dallospedale, Giacomo Marzi, Giancarlo Patris (contrabbassi); Giacomo Bignotti, Marcello Canuti, Martino Curci, Stefano Marzocchi, Benedetta Rositano, Enio Tiberi (batteria)
L’appuntamento è l’ultimo del ciclo “Toscanini ascolta la radio” organizzato dal Conservatorio “Arrigo Boito”. Un’ora prima del concerto, dalle 16 alle 16.55, è possibile visitare la mostra “La formazione di Arturo Toscanini alla Regia Scuola di Musica di Parma (1876-1885): violoncellista, compositore, direttore d’orchestra” a cura di Federica Riva, allestita nel Museo del Conservatorio “Arrigo Boito”.
L’ingresso alla mostra e al concerto è libero e gratuito.