Stop ai parti all’ospedale di Borgotaro: da domani chiuso il Punto nascite

Stop ai parti all’ospedale di Borgotaro: da domani chiuso il Punto nascite

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Dalla mezzanotte di oggi, martedì 24 ottobre, non si potrà più nascere a Borgotaro. Sospesa, dopo il niet alla deroga da parte del Ministero della Salute, l’attività del Punto nascita dell’ospedale Santa Maria. Già operativo da queste ore il percorso di accompagnamento al parto per le future mamme. Ma il direttore generale dell’Ausl di Parma, Elena Saccenti, sottolinea che si tratta di “un cambiamento necessario, non è in corso nessun depotenziamento dell’Ospedale. Iniziati tre progetti di investimento e previste nuove assunzioni”.

Nel distretto Valli Taro e Ceno, quindi, ostetriche e ginecologi potranno occuparsi soltanto del monitoraggio delle donne in attesa per i nove mesi di gravidanza, con tutte le prestazioni di diagnostica prenatale. Le consulenze ostetriche urgenti sono assicurate 24 ore su 24 nell’ambulatorio ostetrico del Santa Maria. Nei consultori è assicurata anche la valutazione ostetrico-ginecologica di eventuale gravidanza a rischio e relativo invio della donna, con anche prenotazione diretta di consulenze e prestazioni specialistiche di secondo livello, al Maggiore e a Vaio, in base alla scelta della futura mamma.

Per eventuali situazioni di emergenza, sono assicurati – sottolinea Elena Saccentitutti gli interventi con il servizio 118, 24 ore su 24 e con l’elisoccorso. Le donne che dovessero presentarsi spontaneamente al Punto di Primo Intervento dell’Ospedale di Borgotaro con sintomi di travaglio, trovano presente un’ostetrica 24 ore su 24 che, con il medico, valuta le condizioni cliniche e, se necessario, provvede ad attivare il trasferimento assistito all’Ospedale. Al momento della dimissione dall’Ospedale, che la mamma avrà scelto per il parto, mamma e bimbo sono nuovamente prese in carico dai consultori e pediatri del distretto, per tutto il puerperio. Inoltre, continua ad essere garantita la visita al domicilio da parte dell’ostetrica entro 72 ore dalla dimissione ospedaliera. Tengo a ribadire – conclude il direttore – che il cambiamento in atto è stato realizzato per garantire un’assistenza sicura, oltre che continua e qualificata alle donne e ai neonati”.

Le donne prossime al parto sono già state contattate dalle ostetriche dell’Ausl e hanno avuto le necessarie informazioni per affrontare in tutta serenità il lieto evento della nascita.

Al consultorio di Borgotaro – spiegano le ostetriche – sono 11 le future mamme: due di loro portano a termine la gravidanza entro questo mese e hanno già scelto di partorire all’Ospedale di Vaio a Fidenza, per le altre nove, invece, la data del parto è prevista per i primi giorni di dicembre. Le 11 future mamme hanno già visitato l’Ospedale di Vaio, accompagnate da un’ostetrica e da una psicologa, per vedere gli ambienti e conoscere meglio i servizi offerti, che comprendono, è bene ricordarlo, il parto in acqua e in analgesia”.

Nelle immediate vicinanze dell’Ospedale di Vaio è anche disponibile una struttura alberghiera, dove le donne potranno alloggiare gratuitamente insieme ad un accompagnatore nei giorni immediatamente precedenti la data presunta del parto.

L’Ospedale di Borgotaro – riprende Elena Saccenti – è e rimane un importante punto di riferimento per la salute dei cittadini della montagna, parte integrante della rete ospedaliera provinciale, insieme al Maggiore di Parma e all’Ospedale di Vaio: non è in corso nessun depotenziamento. Anzi, come annunciato dall’Assessore regionale Venturi, sono previsti circa 3 milioni e 500 mila euro, destinati a interventi strutturali e al potenziamento del personale, con 16 nuove assunzioni

Questi finanziamenti sono già disponibili, i progetti sono in corso di elaborazione e i lavori entreranno nel vivo con l’anno nuovo. Nel dettaglio, si tratta della riorganizzazione del punto di primo intervento, con la realizzazione della nuova camera calda e la ridefinizione dei percorsi, per migliorare la presa in carico dei pazienti e contenere le attese. E’ prevista inoltre la ristrutturazione del comparto operatorio: le sale operatorie disponibili passano da due a tre, dotate di sala preparazione-risveglio e con il supporto di un nuovo servizio di rianimazione.
Si interverrà anche nel miglioramento dell’accessibilità all’Ospedale, con la costruzione di un sistema di scale mobili per collegare il paese con la struttura sanitaria. In particolare, saranno installate tre rampe coperte e in sola salita che metteranno in collegamento il parcheggio di via Donatori di sangue con il piazzale antistante il Santa Maria.

Non solo ristrutturazioni: una parte dei finanziamenti stanziati sono destinati a 16 nuove assunzioni. Si tratta di 5 medici, 3 fisioterapisti, 5 infermieri, 1 ostetrica – per garantire la presenza in servizio 24 ore su 24 al Punto di primo intervento e prestare assistenza nei confronti delle gravide – e 2 operatori per potenziare il sistema dei trasporti.

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