“La squadra sta intraprendendo un percorso di crescita che c’era già stato nelle partite precedenti, contro l’Entella abbiamo portato a casa un risultato pieno e meritato. I gol su azione? Da questo punto di vista ero sereno, perché credo nel potenziale dei nostri giocatori: c’era bisogno si sbloccassero affrontando le situazioni in maniera serena e determinata. Ceravolo? Ha svolto gli esami stamattina, dispiace perchè perdiamo un giocatore importante ma dobbiamo pensare ora a trovare una soluzione, ho a disposizione giocatori importanti come Calaiò, Nocciolini e anche Frediani che è predisposto a ricoprire tutti e tre i ruoli là davanti”.
Cosi Roberto D’Aversa presenta Parma Foggia – “Cosa penso dell’avversario di domani? Ho visto dal vivo Pescara-Foggia e posso assicurarvi che se c’era una squadra che avrebbe potuto vincere era proprio il Foggia nonostante il risultato finale: è una squadra che gioca bene a calcio e fa tantissimi gol, noi dobbiamo essere pronti a una partita di sofferenza perché giocheremo su un campo difficile con un pubblico che spingerà la propria squadra. Dobbiamo ragionare da squadra compatta e matura per portare a casa il risultato. Mi aspetto un Foggia che partirà forte, lo fanno spesso in casa dal punto di vista tecnico e fisico, noi dovremo essere bravi in entrambe le fasi e cercare di sfruttare i loro difetti dove ce ne sono. Loro cercano inoltre di giocare la palla anche se in difficoltà e sotto pressione, fanno un bel calcio ma hanno subìto diversi gol e dovremo essere bravi a sfruttare questa situazione”.
“Ci sarà turnover? Potrebbe esserci qualche cambio: ho a disposizione una una rosa di qualità. Dal punto di vista fisico la squadra ha dimostrato di poter chiudere le gare in crescendo, è successo contro il Pescara nonostante l’episodio negli ultimi cinque minuti, ma anche contro la Salernitana negli ultimi minuti nonostante la nostra doppia inferiorità numerica la squadra ha retto, per nostra la condizione fisica buona. Il recupero di Di Cesare? I tempi sono ancora lunghi”.
“Noi e il Foggia per il modo di difenderci siamo simili come squadre, poi dipende tutto dalle caratteristiche dei singoli e dal modo di interpretare la partita. I centrali? Gagliolo e Lucarelli hanno fatto bene a Palermo, Sierralta quando ha giocato ha fatto nel complesso una buona prestazione. Iacoponi può fare bene in questo ruolo di centrale, dipende da che partita vuoi fare e se hai bisogno di un terzino che copra di più o invece spinga”
La presentazione dell’avversario – Dici Foggia e pensi subito a quando lo stadio Pino Zaccheria si trasformò in Zemanlandia. Nella seconda metà degli anni Ottanta il club rossonero era passato sotto la prorietà di Pasquale Casillo, che dopo aver ottenuto la promozione in Serie B chiamò Zdenek Zeman alla guida tecnica. L’allenatore boemo conosceva la piazza, perché era già stato sulla panchina del Foggia nel 1986/87, ovvero al primo anno di gestione Casillo. Non si parla ancora di Zemanlandia, ma la squadra con l’arrivo di Giuseppe Signori e Roberto Rambaudi (e successivamente di Ciccio Baiano) prende forma in un 4-3-3 destinato a rimanere nella storia recente del nostro calcio. Dopo due anni il Foggia vince il campionato e torna in Serie A dopo un’assenza di più di 10 anni. Al primo anno della gestione Casillo-Zeman nella massima serie, il Foggia arriva 9°. Ecco che si parla di Zemanlandia, di squadra votata all’attacco e dal gioco veloce. Un impianto che regge bene anche dopo le cessioni di Signori e Rambaudi, con un 11° e un altro 9° posto in A.
Il ritorno in B
Le successive vicende calcistiche e societarie hanno visto il Foggia negli anni allontanarsi dai piani alti del pallone. La scorsa stagione però, dopo 19 anni di assenza, i Satanelli sono tornati in cadetteria e nell’ultimo turno casalingo hanno potuto celebrare anche il ritorno alla vittoria allo Zaccheria sempre in B, battendo il Perugia per 2-1.
Nel segno del 4-3-3
Oggi il club è guidato da Giovanni Stroppa, che dopo aver giocato nel Foggia nel 1993/94, è stato chiamato alla guida del club pugliese la scorsa stagione. In Lega Pro, la squadra di Stroppa ha ben figurato vincendo il proprio girone e la Supercoppa in finale contro il Venezia, ottenendo tra le altre cose il primato di 10 vittorie consecutive. In B, Stroppa sta seguendo per certi versi le orme di Zeman, giocando con un 4-3-3 schierato alla ricerca della velocità di gioco. Nella rosa dei rossoneri si trovano nomi d’esperienza come i portieri Guarna e Pelizzoli, il difensore centrale Camporese, l’esterno Fedato e la punta Beretta.